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Più controlli e meno navigator per il ‘reddito’

Dopo il via libera della Camera il decretone torna al Senato per l’approvazione finale che dovrà arrivare prima del 29 marzo. Le modifiche apportate al testo durante l’esame parlamentare prevedono maggiori controlli contro i furbetti, accesso al reddito di cittadinanza facilitato per le famiglie con componenti non autosufficienti o diversamente abili, eliminato il requisito dei 45 anni per il riscatto agevolato della laurea e per i dipendenti pubblici in pensione con quota 100 la possibilità di avere subito 45mila euro come anticipo del Tfs. La Camera ha anche recepito l’accordo Governo-Regioni dimezzando da 6mila a 3mila il numero di navigator da assumere nei centri per l’impiego. Le imprese che assumono a tempo pieno un percettore del reddito di cittadinanza potranno godere di uno sgravio che va da 5 a 18 mensilità riconosciuto anche in caso di contratti di apprendistato. Previsto un limite temporale di 36 mesi entro il quale se l’impresa licenzia il lavoratore, dovrà restituire il beneficio.


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