Quota 100, Ape e opzione donna: la frenata delle uscite anticipate
Da mesi oramai si registra la grande frenata degli anticipi pensionistici. A giugno il contatore Inps si è fermato con 47.810 istanze presentate, meno di un terzo delle domande accolte nell’intero 2019. Le ragioni del disinteresse di tanti lavoratori che avrebbero potuto andare in pensione prima con 62 anni e 38 di contributi ma non lo hanno fatto sono note e partono dalla penalizzazione sull’assegno finale che può arrivare a sfiorare il 15%. La curiosità è che la caduta di ‘Quota 100’ va di pari passo con le rinunce alle altre forme di anticipo. Il riferimento è ad opzione donna e Ape sociale. Quest’anno Inps nel Bilancio di previsione stima un calo di oltre 21mila unità per i pensionamenti anticipati complessivi rispetto a quelli di vecchiaia, un’ipotesi che rischia di essere smentita dalla realtà. Gli anticipi potrebbero essere ancora meno e potrebbe essere dunque sovradimensionata la voce di 3 miliardi di euro di copertura per Quota 100.
