Rassegna Legale

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Stop ai somministratori con frode

L’Ispettorato nazionale del lavoro, con la circolare n. 3/2019, illustra la reintroduzione del reato di somministrazione fraudolenta commesso dal datore di lavoro che licenzia il dipendente e poi ricorre all’agenzia interinale per riutilizzarlo. Dallo scorso 12 agosto, con la conversione in legge del decreto Dignità, la somministrazione fraudolenta è tornata a costituire reato. Il reato si configura in tutti i casi in cui la somministrazione di lavoro è posta in essere con la specifica finalità di eludere norme inderogabili di legge o di contratto collettivo applicate al lavoratore. Sono previste sanzioni per l’utilizzatore e il somministratore: ammenda di 20 euro per ciascun lavoratore coinvolto e per ciascun giorno di somministrazione; sanzione amministrativa di 60 euro per ciascun lavoratore occupato e per ogni giornata di occupazione. La sanzione non può essere inferiore a 5mila euro né superiore a 50mila. Scatta l’arresto se c’è sfruttamento di minori.


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