Unilav dimentica gli operai agricoli
Le recenti modifiche al modello Unilav, apportate per recepire le previsioni contenute nella legge che ha introdotto il Reddito di cittadinanza, presentano gravi criticità per i datori di lavoro agricolo e i loro intermediari. Infatti, la nuova procedura di acquisizione dati prevede che il campo ‘retribuzione’ venga valorizzato in modo automatico sulla base delle indicazioni fornite dal datore di lavoro relativamente al contratto collettivo applicato e al livello di inquadramento, senza che l’interessato possa apportare modifiche manuali all’importo determinato dalla procedura, se non in aumento. I problemi sorgono perché manca la tabella contrattuale relativa agli operai agricoli, ossia alla categoria di lavoratori più diffusi nel settore primario. Inoltre, la procedura non tiene conto della durata della prestazione, cioè del numero di giornate presunte nell’anno che il datore di lavoro deve indicare all’atto dell’assunzione.
