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730 e mod. Redditi 2021: a rischio milioni di sconti fiscali



31 marzo 2021 – ore 18:55
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La legge di Bilancio 2020 ha introdotto l’obbligo di pagare con moneta elettronica gran parte delle spese che beneficiano della detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19%. Ci riferiamo ai costi per l’abbonamento alla piscina o alla palestra dei figli, le spese del veterinario, quelle funebri, le spese per i canoni di locazione degli universitari fuori sede, quelle per i premi delle assicurazioni sulla vita o per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
Sono escluse le spese sostenute per prestazioni sanitarie a patto che siano effettuate presso strutture pubbliche o private accreditate al Servizio sanitario nazionale. Parimenti escluse quelle per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici. Per queste tipologie di costi, dunque, il pagamento in contante mantiene il diritto alla detrazione fiscale. Così gli acquisti effettuati in farmacia e parafarmacia o le spese sostenute per visite specialistiche, analisi di laboratorio e analisi presso strutture sanitarie pubbliche o convenzionate, non devono avvenire necessariamente con moneta elettronica per avere diritto alla detrazione fiscale.

La campagna reddituale 2021 che sta per prendere il via (periodo d’imposta 2020) si apre con un’incognita. Quanti italiani avranno ricordato la novità entrata in vigore il 1°gennaio 2020 che inizierà ad avere effetto nella dichiarazione dei redditi 2021 dal momento che si riferisce alle spese sostenute nel 2020? Secondo la Consulta dei Caf sarebbero pochi i contribuenti ad aver tenuto conto della nuova misura ed utilizzato gli strumenti tracciabili per gli acquisti che beneficiano delle detrazioni.

Il rischio è che a pagarne maggiormente in termini di minori sconti fiscali potrebbero essere le fasce socialmente più deboli, meno avvezze all’utilizzo di bancomat, carte di credito e bonifici. La stretta sulle detrazioni potrebbe dunque pesare di più sulle categorie fragili ossia sugli anziani. Anche l’arrivo della malattia pandemica potrebbe aver contribuito a dimenticare la nuova misura.

La tracciabilità aiuta a combattere l’evasione fiscale dice la Consulta dei Caf ma non si può trascurare che viviamo una fase delicata a causa del Covid-19; per questo, presto, arriverà al Mef la richiesta di rinvio di un anno della misura. Non sarà facile ottenerlo anche perché il Governo nella legge n. 160/2019 ipotizzava di recuperare dalla lotta ai pagamenti ‘in nero’ 868 milioni di euro nel 2021.

I centri di assistenza fiscale insistono per una deroga all’applicazione della disposizione ma il problema è quello del gettito. Pertanto, qualora l’Esecutivo dovesse cedere alle pressioni dei Caf dovrebbe trovare il finanziamento necessario.

I contribuenti sono chiamati a fare memoria che oltre ad usare gli strumenti tracciabili per gli acquisti che danno diritto alla detrazione del 19% degli oneri indicati nell’articolo 15 del Tuir, devono sostenere l’onere della prova. Su di loro ricade, infatti, l’obbligo di dimostrare l’utilizzo dello strumento di pagamento ammesso, mediante prova cartacea della transazione. Per ogni acquisto detraibile sarà bene conservare con cura la ricevuta bancomat o l’estratto conto che evidenzia il movimento.

Ugo Cacaci