Anomalie tra i dati delle dichiarazioni Iva relativi al periodo d’imposta 2021 e l’importo delle operazioni Iva trasmesse telematicamente – In arrivo le lettere dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha definito le modalità con le quali mette a disposizione dei contribuenti le informazioni derivanti dal confronto tra le operazioni Iva trasmesse telematicamente e i dati della dichiarazione Iva dai quali emergerebbero anomalie. Scopo delle lettere di compliance è consentire ai contribuenti di sanare le irregolarità fruendo di sanzioni ridotte.
17 luglio 2024 – Ore 17:00
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Le lettere dell’Agenzia delle Entrate segnalano ai contribuenti le discrepanze riscontrate tra i dati delle fatture elettroniche, quelli dei corrispettivi giornalieri trasmessi per via telematica e quelli indicati nella dichiarazione annuale Iva relativamente al periodo d’imposta 2021.
Si tratta di avvisi con i quali l’Amministrazione finanziaria invita i contribuenti a sanare gli errori commessi usufruendo di sanzioni ridotte. Le lettere di compliance possono servire anche a chiedere chiarimenti al Fisco o a fornire inedite informazioni sconosciute alle Entrate.
Con il provvedimento del 15 luglio 2024 il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha stabilito le modalità con le quali sono messe a disposizione del contribuente e della Guardia di Finanza le informazioni derivanti dal confronto tra le operazioni Iva trasmette per via telematica e i dati della dichiarazione Iva dai quali emergerebbero delle anomalie.
Le informazioni sono trasmesse dall’Agenzia delle Entrate con una comunicazione al domicilio fiscale dei singoli contribuente ma la stessa comunicazione è consultabile dal contribuente all’interno dell’area riservata del portale telematico delle Entrate denominata ‘Cassetto fiscale’ e dell’interfaccia web ‘Fatture e Corrispettivi’.
Con l’istituto del ravvedimento operoso i contribuenti hanno la possibilità di porre rimedio ad eventuali errori o omissioni beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni. I soggetti interessati potranno attivarsi in tal modo anche a prescindere dalla circostanza che la violazione sia stata già constatata ovvero che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui abbiano avuto formale conoscenza.
Il provvedimento indica anche le modalità con le quali il contribuente può chiedere informazioni o comunicare all’Agenzia delle Entrate elementi, fatti e circostanze nuovi e al momento sconosciuti.