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Bonus da 500 euro per Internet e Pc



Da lunedì 9 novembre 2020 è possibile presentare la domanda per accedere al bonus Pc per il quale sono a disposizione 204 milioni di euro che potranno soddisfare 480 mila famiglie.
Parliamo del contributo economico erogato sotto forma di voucher per la banda ultralarga al momento dedicato ai cittadini residenti nel territorio nazionale con Isee non superiore a 20 mila euro. Il bonus ammonta a 500 euro, per la sottoscrizione di un abbonamento a Internet a banda ultralarga associato all’acquisto di un Pc o un tablet. La misura è stata pensata dall’Esecutivo per ridurre il digital divide e consentire a tutte le famiglie che ne hanno necessità di potersi dotare di una connessione Internet veloce e di un personal computer o di un tablet. Non si tratta di un click day ma si aggiudicherà il bonus chi lo richiederà per primo. Il criterio è legato all’esaurimento dei fondi disponibili che sono distribuiti su base regionale con una dotazione maggiore per il Sud Italia.

L’erogazione del voucher è condizionato, come detto, ad un Isee familiare non superiore a 20 mila euro. Inoltre, in alcune regioni (Emilia-Romagna, Lazio, Toscana, Liguria e Friuli-Venezia Giulia) il bonus potrà essere usufruito solo dalle utenze localizzate nei Comuni considerati più svantaggiati. L’elenco di questi Comuni è riportato sul sito ufficiale di Infratel Italia che è la società incaricata dal Ministero dello Sviluppo economico alla gestione del voucher Pc. Tra i requisiti, oltre all’Isee, c’è anche quello di essere privi di una connessione ad Internet o di averne una di velocità inferiore a 30 Mbps. A tal fine per testare la velocità della propria connessione l’utente dovrà usare il test ‘Misura internet’ di Agcom. La verifica della prestazione, nei primi 30 giorni, potrà avvenire anche attraverso lo speed test Ookla.

Gli interessati devono rivolgersi ad uno degli operatori di telecomunicazione accreditati entro il 4 novembre scorso presso la Infratel Italia (sono una quarantina). Alla società prescelta si può richiedere lo sconto per l’acquisto di un abbonamento, di durata non inferiore a 12 mesi, per il servizio di connettività a banda larga e ultralarga che garantisce almeno 30 Megabit al secondo. Il contributo può essere speso anche per l’acquisto di un divice. Per essere precisi i due servizi sono associati. È possibile, infatti, acquistare il Pc o il tablet solo in caso di contestuale attivazione del servizio di connettività. All’operatore l’interessato dovrà autocertificare il proprio Isee e di essere privo di una banda ultra larga. Chi, infatti, è già in possesso di una connessione ad almeno 30 Mbps non può richiedere il contributo.
Complessivamente il buono, come anticipato, ammonta a 500 euro, ma la distribuzione varia in base all’offerta dell’operatore. La norma ha previsto limiti precisi: lo sconto per la connettività può valere tra 200 e 400 euro mentre quello per l’acquisto del device varia tra 100 e 300 euro.

Sarà l’operatore di telecomunicazioni prescelto ad erogare il bonus come sconto sul canone, a fornire il router, il computer o il tablet. Il contratto, per legge, vincola l’utente per almeno 12 mesi ma c’è la possibilità della disdetta anticipata senza costi e di cambiare operatore. In tal caso la quota restante del voucher diventa uno sconto sul canone della nuova offerta, del nuovo operatore. Le società di telecomunicazione potranno effettuare proposte contrattuali di durata superiore a 12 mesi al fine di ammortizzare più facilmente il bonus Pc. L’operatore prescelto potrà, a 45 giorni dalla scadenza, proporre un rinnovo dell’offerta a condizioni uguali o migliorative rispetto a quella precedente. Trascorsi i 12 mesi il tablet o il Pc ricevuto diventa di proprietà dell’utente.
Non scatterà prima di febbraio 2021, invece, la fase 2 che prevede il bonus Pc a favore delle imprese. A disposizione ci sono 515,8 milioni di euro per contributi fino a 2.500 euro per nuove sottoscrizioni o avanzamenti di contratti.La volontà del Governo è quella di estendere il voucher ad imprese e famiglie con Isee fino a 50 mila euro.

Ugo Cacaci

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