Bonus genitori separati o divorziati: il 31 marzo termina la possibilità di richiedere il contributo
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Fino al 31 marzo, sul sito dell’Inps, è possibile presentare domanda per avvalersi del bonus genitori separati. Il sussidio garantisce un contributo ai genitori in stato di bisogno, con un reddito non superiore a 8.174 euro, i quali nel periodo di emergenza da Covid-19 risultavano conviventi con figli minori o maggiorenni portatori di handicap grave e che, nel medesimo periodo non abbiano ricevuto l’assegno di mantenimento per inadempienza dell’altro genitore.
18 marzo 2024 – Ora 17:00
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I genitori separati in stato di bisogno hanno tempo fino al prossimo 31 marzo per presentare domanda all’Inps al fine di ottenere il nuovo bonus per genitori separati, divorziati e/o non conviventi nato nel 2022 come emendamento al decreto Sostegni.
Destinatario del contributo è esclusivamente il genitore separato, divorziato o non convivente, che non ha ricevuto l’assegno di mantenimento per sé e per i figli minorenni o maggiorenni portatori di handicap grave o lo abbia ricevuto ma solo in parte nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, data nella quale è venuto a cessare lo stato di emergenza.
Il contributo spetta laddove l’altro genitore, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, abbia cessato, ridotto o sospeso l’attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni oppure abbia subìto una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto al reddito percepito nel 2019.
Il bonus genitori separati, divorziati e/o non conviventi è corrisposto in un’unica soluzione in misura pari all’importo non versato dell’assegno di mantenimento e fino a concorrenza di 800 euro mensili. Spetta per un massimo di 12 mesi (importo massimo pari a 9.600 euro), tenuto conto delle disponibilità del ‘Fondo per la continuità di erogazione dell’assegno di mantenimento ai genitori separati o divorziati’ che ammonta a 10 milioni di euro.
Per accedere al bonus il genitore richiedente deve dimostrare di essere in stato di bisogno e di essere convivente con figli minorenni o maggiorenni portatori di handicap grave alla data della mancata percezione dell’assegno. Il genitore è tenuto a dimostrare che il reddito maturato nell’anno di mancata o ridotta corresponsione del mantenimento sia uguale o inferiore a 8.174 euro.
Gli interessati devono inviare la domanda attraverso la piattaforma telematica presente sul sito dell’Inps. Alla piattaforma si accede tramite SPID, CIE o CNS. La domanda va presentata attraverso l’apposito servizio ‘Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento’, disponibile nella sezione ‘Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche’. Non è possibile avvalersi dell’assistenza di Caf o intermediari di fiducia.
I genitori separati o divorziati possono fare richiesta di assegno unico dividendo l’importo al 50%.
Lo scorso 12 febbraio si è aperta la finestra temporale per la presentazione delle domande che chiuderà, come anticipato, il 31 marzo 2024. Eventuali richieste di informazioni o chiarimenti possono essere formulate al Dipartimento per le politiche della famiglia all’indirizzo di posta elettronica dipofam@governo.it .