Contributi a fondo perduto per wedding, intrattenimento e ho.re.ca. – Le istanze dal 9 al 23 giugno
10 giugno 2022 – Ore 13:30
tempo di lettura: 03′ 00″
Con il provvedimento dell’8 giugno 2022 il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello da presentare per ottenere i contributi a fondo perduto previsti dal decreto legge Sostegni-bis a favore dei settori del Wedding, dell’intrattenimento e organizzazione di cerimonie e dell’HO.RE.CA. (hotellerie-restaurant-catering).
Oltre al modello di domanda e alle relative istruzioni di compilazione il provvedimento fornisce disposizioni su regole operative, termini di presentazione e specifiche tecniche da rispettare.
Le agevolazioni in parola complessivamente ammontano a 60 milioni di euro. Il Governo ha destinato 40 milioni di euro ai soggetti operanti nel settore ‘wedding’, 10 milioni agli attivi nel settore dell’intrattenimento e dell’organizzazione di feste e cerimonie e sempre 10 milioni ai soggetti operanti nel settore dell’HO.RE.CA.
Naturalmente questi contributi hanno lo scopo di mitigare la crisi economica scatenata dalla pandemia da Covid-19 e dai provvedimenti restrittivi presi dall’Esecutivo per contenere la diffusione del contagio.
Il Ministero dello Sviluppo economico, di concerto con quello dell’Economia, ha pubblicato un decreto che indica i soggetti beneficiari dei contributi a fondo perduto, l’ammontare degli stessi e le modalità di erogazione.
Per beneficiare degli aiuti le imprese devono provare di aver subìto nell’anno 2020 una riduzione dei ricavi non inferiore al 30% rispetto a quelli registrati nel 2019 e un peggioramento del risultato economico di esercizio del 2020 di almeno il 30% rispetto a quello del 2019. Per le imprese costituite nel corso del 2019 la determinazione del calo dei ricavi sarà calcolata in base ai valori degli imponibili delle fatture emesse e dei corrispettivi certificati nei periodi infrannuali di riferimento. Per le imprese con esercizio non coincidente con l’anno solare, invece, è necessario confrontare i ricavi esposti nelle dichiarazioni dei redditi presentate su modello Redditi 2019 e modello Redditi 2020.
Le imprese dei settori sopra indicati possono accedere ai contributi a fondo perduto se regolarmente iscritte ed attive nel Registro delle imprese alla data di presentazione dell’istanza. Devono, inoltre, avere la sede legale o operativa ubicata in Italia e svolgere, come attività prevalente, una di quelle individuate da uno dei codici ATECO 2007 indicati nelle tabelle A, B o C di cui all’Allegato 1 del decreto interministeriale del 30 dicembre 2021.
Sono escluse dai contributi le imprese destinatarie di sanzioni interdittive o che siano incapaci a beneficiare delle agevolazioni finanziarie pubbliche. Non possono richiedere i sostegni, inoltre, i soggetti che si trovino in liquidazione volontaria o che siano sottoposti a procedure concorsuali con finalità liquidatorie nonché le imprese già in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019, ad eccezione delle microimprese e delle piccole imprese, purché rispettino il requisito del mancato stato di liquidazione e non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione.
Le attività operanti nel wedding possono fruire degli aiuti a patto che l’ammontare dei ricavi del periodo d’imposta 2019 sia generato per almeno il 30% da prodotti o servizi inerenti a matrimoni, feste e cerimonie.
L’istanza per la richiesta dei contributi va presentata tra il 9 e il 23 giugno 2022 all’Agenzia delle Entrate esclusivamente in modalità telematica. L’operazione può essere trasmessa dal richiedente il quale può avvalersi anche di un intermediario appositamente delegato per la trasmissione telematica.
Il richiedente ha la possibilità di sostituire la domanda formulata con una nuova in caso di errori. La nuova istanza va presentata entro il termine del 23 giugno 2022. Sempre entro il 23 giugno è possibile inviare una rinuncia all’istanza da intendersi come rinuncia totale al contributo. Anche la rinuncia può essere presentata dall’intermediario.
A seguito della presentazione della domanda viene rilasciata una prima ricevuta che ne attesta la presa in carico da parte dell’Agenzia delle Entrate la quale procede alla sua elaborazione e all’eventuale scarto. L’Amministrazione effettua controlli sulle informazioni contenute nelle domande per le quali è stata messa a disposizione la ricevuta di presa in carico con le informazioni presenti in Anagrafe Tributaria.
Terminata la presentazione delle domande l’Amministrazione finanziaria procede alla ripartizione dei fondi messi a disposizione. Le risorse finanziarie assegnate a ciascun settore sono ripartite per il 70%, in egual misura a tutti i soggetti operanti nel medesimo settore che hanno validamente presentato domanda; in aggiunta, il 20% di ciascuna assegnazione viene ripartita tra le imprese beneficiarie che nel 2019 presentano un ammontare di ricavi superiore a 100 mila euro e il restante 10% di ciascuna assegnazione si aggiunge alle precedenti ripartizioni per le imprese con un ammontare di ricavi superiore a 300 mila euro.
I contributi per i settori economici ‘Wedding’, intrattenimento e organizzazione di feste e cerimonie e HO.RE.CA. sono alternativi.
Possono accedere all’incentivo solamente le imprese che al momento della presentazione della domanda hanno un plafond di aiuti residuo relativo alla sezione 3.1 del Temporary Framework. È importante che nella domanda sia indicato tale ammontare, determinato come differenza tra il massimale previsto dalla sezione 3.1 per il settore di attività e l’importo complessivo di tutti gli aiuti già ottenuti su tale sezione. Per non superare il massimale di aiuti previsto, il contributo riconosciuto sarà pari al minore tra l’importo determinato in fase di ripartizione dei fondi e l’importo del plafond residuo della sezione 3.1.
Nei casi in cui l’ammontare del contributo spettante sia superiore a 150 mila euro andrà trasmessa all’Agenzia delle Entrate l’autocertificazione di regolarità antimafia di tutti i soggetti da sottoporre alla verifica. Il modello di autocertificazione di regolarità antimafia sarà pubblicato successivamente sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate e dovrà essere firmato digitalmente dal richiedente e inviato tramite PEC all’indirizzo cop.Cagliari@pce.agenziaentrate.it entro il 15 luglio 2022.
L’Agenzia delle Entrate, prima di procedere all’accredito del contributo effettua i controlli con i dati presenti in Anagrafe Tributaria al fine di individuare anomalie e incoerenze che determinano lo scarto della domanda. Tra i controlli vi è quello concernente la verifica del conto corrente sul quale erogare il bonifico. La predetta verifica è tesa ad accertare che il c/c sia intestato o cointestato al soggetto richiedente.
Ugo Cacaci