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Contributi per i prodotti del commercio equo e solidale a favore delle imprese aggiudicatarie di gare d’appalto bandite dalle Pa



23 settembre 2023 – Ore 09:30

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Le imprese aggiudicatarie delle gare di appalto bandite dalle Pa hanno tempo fino al prossimo 30 settembre per presentare le domande ed avvalersi dei contributi a fondo perduto previsti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy se nel capitolato hanno fornito prodotti del commercio equo e solidale. 

Si tratta di una nuova chance del ministero che ha deciso la riapertura dei termini per sensibilizzare al commercio equo solidale la cui caratteristica è quella di agire per il benessere economico, sociale e ambientale dei piccoli produttori, senza massimizzare il profitto a loro spese. I prodotti del commercio equo e solidale assicurano, infatti, il pagamento al produttore di un prezzo equo che copra i costi di produzione sostenibile in un’ottica di tutela dell’ambiente e dei lavoratori. 

Alle imprese che hanno fornito questa tipologia di prodotti viene riconosciuto un rimborso fino al 15% dei maggiori costi sostenuti per gli acquisti equo solidali di materie prime, semilavorati e materie di consumo. 

Ogni imprese può beneficiare di un rimborso massimo di 10 mila euro. La dotazione economica messa a disposizione dal Mimit ammonta a 800 mila euro.

Il decreto direttoriale 19 settembre 2023 disciplina la riapertura dei termini. I criteri e le modalità sono invece regolati dal decreto interministeriale 23 agosto 2022. Il decreto direttoriale del 31 luglio 2023 mette a disposizione 3,2 milioni di euro per il periodo 2023-2026. 

Abbiamo anticipato che la presentazione delle domande scade il 30 settembre prossimo e, precisamente, alle ore 12:00. Le istanze vanno inviate all’indirizzo Pec: commercioequo@postacert.invitalia.it; quelle presentate fuori termine saranno considerate decadute, come pure quelle incomplete o avanzate con modalità non consentite. Il modulo deve essere compilato in tutte le sue parti, con tutti gli allegati previsti compresa la copia della documentazione attestante l’effettivo pagamento delle fatture tramite bonifico bancario SEPA Credit Transfer, ricevute bancarie (RIBA) e copia del relativo estratto conto.

Alla domanda andrà allegata la documentazione rilasciata dalla pubblica amministrazione che ha bandito la gara di appalto che attesti l’importo dei maggiori costi sostenuti.

Per avvalersi del rimborso è necessario che le imprese aggiudicatarie delle gare di appalto siano in possesso di una serie di requisiti come la sede legale o operativa nel territorio nazionale, la regolare iscrizione nel Registro delle imprese ed essere nel pieno esercizio dei propri diritti. 

Inoltre le destinatarie dei contributi a fondo perduto non devono essere sottoposte a procedura concorsuale né trovarsi in situazioni di difficoltà e devono essere in regola con la normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della previdenza sociale, dell’ambiente e fiscale.