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Contributo a fondo perduto perequativo: via libera al dm che stabilisce la percentuale di peggioramento



25 novembre 2021 – Ore 19:20
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Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, con il dm 12 novembre 2021, ha determinato la percentuale di peggioramento economico che consentirà di accedere all’erogazione dei contributi a fondo perduto perequativi.

Il decreto fornisce le disposizioni attuative del decreto legge Sostegni-bis, convertito con modificazioni nella legge n. 106 del 23 luglio 2021, concernente il riconoscimento di un contributo a fondo perduto dell’importo massimo di 150 mila euro. Destinatari sono gli operatori economici che svolgono attività d’impresa, arte o professione o che producono reddito agrario. È necessario, inoltre, che gli stessi siano titolari di partita Iva attiva alla data del 26 maggio 2021, siano residenti in Italia e abbiano registrato un peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 rispetto a quello relativo al 2019.

Per accedere al contributo a fondo perduto perequativo del decreto legge Sostegni-bis è necessario che il peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo all’anno d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 sia pari ad almeno il 30% rispetto al risultato economico d’esercizio relativo all’anno d’imposta 2019.

L’ammontare del contributo spettante è pari alla differenza tra il risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 e quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, diminuita dell’importo dei contributi a fondo perduto eventualmente riconosciuti dall’Agenzia delle Entrate. In virtù della possibilità di scomputare i contributi a fondo perduto già ricevuti, cresce sensibilmente la platea dei beneficiari del contributo perequativo. Se, infatti, il decreto avesse previsto lo scomputo degli aiuti già erogati non dall’ammontare imponibile ma dal contributo perequativo lordo, per molti contribuenti sarebbe stato difficile se non impossibile beneficiare del nuovo bonus, nonostante l’evidente peggioramento dei risultati economici.

In ogni caso, i soggetti interessati a beneficiare del contributo perequativo devono applicare le seguenti percentuali sulla differenza netta dei risultati economici relativi alle due annualità evidenziate:

  • 30% per i soggetti con ricavi/compensi non superiori a 100 mila euro;
  • 20% per i soggetti con ricavi/compensi superiori a 100 mila e fino a 400 mila euro;
  • 15% per i soggetti con ricavi/compensi superiori a 400 mila e fino a 1 milione di euro;
  • 10% per i soggetti con ricavi/compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro;
  • 5% per i soggetti con ricavi/compensi superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.

Non si ha diritto al contributo a fondo perduto se l’ammontare complessivo dei contributi anti-Covid già riconosciuti dall’Agenzia delle Entrate è uguale o maggiore alla differenza tra il risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 e quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019.

Per essere ammessi al contributo a fondo perduto in parola è necessario aver trasmesso, entro la scadenza anticipata del 30 settembre, la dichiarazione dei redditi 2021 e aver presentato correttamente quella relativa al 2020. Il sostegno non spetta se la dichiarazione relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 sia stata presentata successivamente al predetto termine (30 settembre) o qualora la dichiarazione relativa al 2019 non sia stata validamente presentata.

Il decreto chiarisce inoltre che le eventuali dichiarazioni dei redditi integrative o correttive presentate oltre il termine del 30 settembre 2021, relativamente ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2020, non rilevano ai fini della determinazione del contributo qualora dai dati in esse indicati derivi un importo del contributo maggiore rispetto a quello risultante dalle dichiarazioni trasmesse entro il 30 settembre 2021.

Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, con un provvedimento, predisporrà il modello e le istruzioni e definirà le modalità ed i termini di presentazione delle domande per il riconoscimento dei contributi a fondo perduto perequativi. Considerando che le erogazioni dovranno avvenire entro fine anno, presumibilmente, il provvedimento delle Entrate arriverà nei prossimi giorni.

Il decreto di via XX Settembre è arrivato in seguito al via libera di Bruxelles alla concessione della misura. È stato necessario, inoltre, attendere la data del 30 settembre entro la quale gli interessati dovevano presentare la dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2020 in cui hanno dovuto riportare le informazioni necessarie per accedere al contributo a fondo perduto perequativo ma anche per le altre misure di sostegni anti-Covid erogate sempre nel 2020.

Ugo Cacaci