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Crediti di imposta per la ricapitalizzazione delle imprese: occhio al click day



09 aprile 2021 – ore 21.10
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Parte il credito di imposta sulla patrimonializzazione delle imprese di medie dimensioni che a causa dell’emergenza epidemiologica abbiano subìto una riduzione dei ricavi nei mesi di marzo e aprile 2020 in misura non inferiore al 33% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, con il provvedimento dell’11 marzo 2021, ha definito i termini e le modalità di presentazione delle istanze per avvalersi dei crediti d’imposta di cui ai commi 4 e 8 dell’articolo 26 del decreto legge Rilancio. Il provvedimento rende operativo il meccanismo che mira al rafforzamento patrimoniale delle società che a causa del Covid-19 hanno registrato cali di fatturato significativi.

Sono due i modelli pubblicati per la presentazione delle istanze. Uno per le istanze per l’attribuzione del credito in favore degli investitori, corredato dalle istruzioni e l’altro per le istanze per l’attribuzione del credito in favore delle società che aumentano il capitale, con le relative istruzioni.

Per prima cosa occorre anticipare che si tratta di un click day. È importante, quindi, che gli interessati siano rapidi nella trasmissione delle domande in quanto l’Agenzia delle Entrate riconoscerà il bonus tenendo conto dell’ordine di arrivo e fino all’esaurimento delle risorse stanziate che per il 2021 ammontano a 2 miliardi di euro.

Sono due le date da cerchiare sul calendario. La prima interessa gli investitori che hanno effettuato conferimenti in società e che dal prossimo 12 aprile (e fino al 3 maggio) possono presentare domanda per ottenere il credito d’imposta pari al 20% dei conferimenti in denaro effettuati, in una o più società, in esecuzione di un aumento del capitale sociale a pagamento deliberato dopo il 9 maggio 2020 e integralmente versato entro il 31 dicembre 2020.

L’altro termine decorre dal 1°giugno 2021 e si estende fino al prossimo 2 novembre; interessa le società che ricapitalizzano. L’articolo 26, comma 8, del decreto Rilancio prevede, infatti, un credito d’imposta per gli aumenti di capitale che potrà essere utilizzato in compensazione a partire dal decimo giorno successivo a quello di effettuazione dell’investimento, successivamente all’approvazione del bilancio per l’esercizio 2020 ed entro il prossimo 30 novembre.

Per quanto concerne la presentazione delle istanze, rigorosamente online, gli interessati o gli intermediari incaricati, dovranno avvalersi del software predisposto dall’Agenzia delle Entrate denominato ‘Credito Rafforzamento Patrimoniale’. Entro 30 giorni dalla presentazione delle domande l’Amministrazione finanziaria comunicherà l’esito ovvero il riconoscimento o il diniego. Nel primo caso verrà comunicato anche l’importo del credito d’imposta spettante.

In merito al credito d’imposta investitori il provvedimento rammenta che la legge di Bilancio 2021 ha previsto la possibilità di deliberare ed eseguire l’aumento di capitale a pagamento entro il 30 giugno 2021, anziché entro il 31 dicembre 2020, come previsto dal decreto Rilancio. Gli investitori possono utilizzare il credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di effettuazione dell’investimento e in quelle successive fino a conclusione dell’utilizzo. È bene rammentare che il conferimento massimo sul quale calcolare il credito d’imposta non può eccedere l’importo di due milioni di euro.

Il credito d’imposta destinato alle società varia dal 30% al 50%. Successivamente all’approvazione del bilancio per l’esercizio 2020, viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto, al lordo delle perdite stesse, fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dopo il 19 maggio 2020, con integrale versamento entro il 30 giugno 2021. La percentuale sale al 50% per gli aumenti di capitale deliberati ed eseguiti nel primo semestre del 2021. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione esterna tramite F24.

Come sopra espresso la patrimonializzazione interessa le società di media dimensione ossia società per azioni, a responsabilità limitata, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata semplificata e società cooperative con ricavi superiori a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni che, a causa della pandemia, abbiano subìto una riduzione dei ricavi nei mesi di marzo e aprile 2020 in misura non inferiore al 33% rispetto agli stessi mesi del 2019. Il provvedimento ricorda che la società decade dai benefici ed è costretta a restituire le somme (compresi gli interessi legali) qualora prima del 1°gennaio 2025 distribuisca qualsiasi tipo di riserve.

a cura di Ugo Cacaci

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