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Credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari – le novità del decreto Rilancio



L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul suo sito internet il nuovo modello e le relative istruzioni per richiedere il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari istituito a favore delle imprese, dei lavoratori autonomi e degli enti non commerciali. Il restyling del modello è dovuto alle novità apportate dal decreto legge Rilancio (dl n. 34/2020) che ha previsto, per il solo 2020, la concessione di un credito d’imposta nella misura del 50% del valore degli investimenti effettuati, sempre nel rispetto dei limiti previsti dalla Ue in materia di aiuti ‘de minimis’.

La novità principale è che, per il 2020, è venuto meno il presupposto dell’incremento minimo dell’1% dell’investimento pubblicitario rispetto all’investimento dell’anno precedente, quale requisito necessario per accedere all’agevolazione. Inoltre, anche gli investimenti effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche nazionali non partecipate dallo Stato, potranno fruire del bonus.

Per la presentazione delle istanze che consentono di accedere al credito d’imposta il legislatore ha previsto una nuova finestra temporale: per l’anno 2020, la comunicazione va presentata dal 1° al 30 settembre 2020. Chi ha inviato le istanze lo scorso mese di marzo vedrà rideterminato il credito d’imposta con i nuovi criteri. L’Agenzia delle Entrate consente comunque di presentare, entro settembre, una nuova comunicazione che sostituisca quella di marzo 2020.

La fruizione del credito d’imposta richiede ai soggetti interessati di presentare la ‘Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta’ contenente i dati degli investimenti effettuati o da effettuare nell’anno agevolato e la ‘Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati’, per dichiarare che gli investimenti indicati nella comunicazione per l’accesso al credito d’imposta sono stati effettivamente realizzati nell’anno agevolato e che gli stessi soddisfano i requisiti di legge.

L’ammontare del credito d’imposta è riconosciuto con provvedimento del Dipartimento per l’informazione e l’editoria, pubblicato sul sito istituzionale del Dipartimento stesso. Il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile, esclusivamente in compensazione, mediante modello F24 da presentare tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.