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Cumulo del bonus investimenti Sud con il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali introdotto dalla legge di Bilancio 2020



L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 360 all’interpello di una Srl, ha chiarito che il credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno è cumulabile con il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali introdotto dalla legge di Bilancio 2020.

La società istante intendeva acquistare una macchina per la quale è possibile fruire di due distinte agevolazioni che prevedono altrettanti crediti di imposta. La stessa s’interrogava sulla possibilità di cumulare i benefici.

La legge di Bilancio 2020 (legge n. 160/2019) ha prorogato al 31 dicembre 2020 il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi, macchinari, impianti e attrezzature varie da parte di strutture produttive ubicate nel Sud Italia. La misura di questo credito d’imposta è pari al:

  • 20% per le piccole imprese;
  • 15% per le medie imprese;
  • 10% per le grandi imprese.

Per poter usufruire dell’agevolazione, il bene strumentale deve essere nuovo e deve trattarsi di un bene durevole da utilizzare nel processo produttivo dell’impresa. Inoltre, deve essere destinato a strutture ubicate nel territorio nazionale. Tra i beni agevolabili rientrano quelli concessi in leasing. L’articolo 1, comma 192, della legge n. 160/2019 consente la cumulabilità del credito d’imposta con altre agevolazioni, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.

Il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali è stato introdotto, invece, dall’articolo 1, comma 184 e seguenti della legge di Bilancio 2020. Gli incentivi fiscali sono quelli previsti dal Piano nazionale Impresa 4.0. Tale credito d’imposta sostituisce, di fatto, i super-ammortamenti e gli iper-ammortamenti che prevedevano una deduzione extra contabile nella dichiarazione dei redditi. Alle imprese che, nell’intero anno 2020 o entro il 30 giugno 2021, a patto che entro la data del 31 dicembre 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di un acconto pari almeno al 20% del costo totale, effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a realtà produttive ubicate nel territorio dello Stato, è riconosciuto un credito d’imposta che varia a seconda della tipologia di investimento. Vediamoli:

  • Credito d’imposta nella misura del 6% del costo per beni materiali strumentali nuovi (ex superammortamento), con limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro;
  • Credito d’imposta nella misura del 40% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro (ex iperammortamento beni materiali);
  • Credito d’imposta nella misura del 20% del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro, per beni materiali strumentali nuovi (ex iperammortamento beni materiali);
  • Credito d’imposta nella misura del 15% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 700mila euro, per beni immateriali strumentali nuovi (ex iperammortamento beni immateriali).

Destinatari del credito di imposta per investimenti in beni strumentali sono gli esercenti arti e professioni, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti. Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o altra procedura concorsuale. Per poter usufruire del credito d’imposta è necessario il rispetto della normativa di sicurezza nei luoghi di lavoro ed essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori. Tale credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.

Già l’Amministrazione finanziaria, con la circolare n. 34/E/2016, ha avuto modo di chiarire che il bonus investimenti Sud è cumulabile con la maggiorazione del 40% del costo di acquisizione degli investimenti in beni materiali strumentali nuovi (c.d. superammortamento). Misura analoga al credito di imposta per investimenti in beni strumentali previsto dalla legge di Bilancio 2020.

 

Ugo Cacaci

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