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Dal 13 settembre online le bozze dei registri Iva acquisti e vendite



12 settembre 2021 – Ore 17:50
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Da lunedì 13 settembre saranno disponibili sul portale ‘Fatture e corrispettivi’ dell’Agenzia delle Entrate le bozze dei registri Iva precompilati relativi al terzo trimestre 2021 (luglio-settembre).

Accedendo all’applicativo web, è possibile consultare le tracce dei registri mensili, in cui continueranno a confluire i dati pervenuti telematicamente dal Sistema di Interscambio (SdI), in modo da consentire al soggetto Iva o al suo consulente, già dal primo giorno del mese in lavorazione e fino al mese successivo al trimestre di riferimento, di visualizzare ed eventualmente modificare o integrare il contenuto, con lo scopo di arrivare ad una elaborazione più precisa delle bozze delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche e della dichiarazione annuale Iva. A tal fine il termine per ‘mettere mano’ai dati incompleti scade il 31 ottobre.

Per la predisposizione delle bozze dei documenti Iva l’Agenzia delle Entrate ha utilizzato i dati delle fatture elettroniche, delle comunicazioni transfrontaliere, dei corrispettivi telematici, i dati della dichiarazione annuale Iva relativa al periodo d’imposta precedente, nonché le informazioni fiscali presenti nel sistema dell’Anagrafe tributaria.

Il contribuente o il consulente incaricato ed appositamente autorizzato può, entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento, convalidare o integrare i dati presenti nei registri Iva in bozza; questo esonera l’operatore economico dall’obbligo di tenuta dei registri delle fatture emesse e degli acquisti.

La convalida dei dati concernenti il trimestre consente all’Amministrazione finanziaria di elaborare la bozza della comunicazione della liquidazione periodica Iva (LIPE) e del modello F24 per il pagamento delle somme risultanti dalla liquidazione trimestrale.

Qualora la convalida riguardi l’intero periodo d’imposta l’Agenzia delle Entrate predispone anche la bozza della dichiarazione annuale Iva e quella del modello F24 per il pagamento delle somme risultanti dalla dichiarazione annuale.

La dichiarazione Iva precompilata che parte in via sperimentale si avvale, come anticipato, dei dati della fatturazione elettronica e dei corrispettivi telematici, ma non solo. Lo scopo della norma ( Decreto legislativo n. 127 del 5 agosto 2015 modificato di recente dal Decreto Sostegni) è realizzare la tanto invocata semplificazione fiscale. Per l’anno d’imposta 2021 (a partire dalle operazioni Iva datate 1°luglio) e per l’anno d’imposta 2022 l’Agenzia delle Entrate, avvalendosi del patrimonio informativo di cui sopra, mette a disposizione degli operatori Iva le bozze dei registri Iva acquisti e vendite di ciascun mese e le bozze delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva (LIPE). Dalle operazioni effettuate a partire dal 1°gennaio 2022 sarà disponibile anche la bozza della dichiarazione annuale Iva.

Come espresso nell’incipit, le bozze dei registri Iva, per il terzo trimestre 2021, saranno disponibili nell’applicativo web dedicato dal 13 settembre 2021. Le bozze delle liquidazioni periodiche saranno invece consultabili dal 6 novembre 2021, mentre la bozza della dichiarazione annuale Iva, relativa all’anno 2022, sarà a disposizione dal 10 febbraio 2023.

L’avvio sperimentale delle precompilate Iva invita gli operatori economici a continuare ad elaborare con i sistemi gestionali interni le informazioni ricevute dal SdI al fine di consentire una rapida verifica dei dati, provvedendo ad integrare quelli eventualmente mancanti. Ciò al fine di limitare le contestazioni e le richieste di compliance del fisco.

Nel registro vendite, ad esempio, va indicata la data di esigibilità dell’Iva perché in mancanza il sistema di produzione dei registri utilizzerà la data risultante dal tracciato xml veicolato attraverso il Sistema di Interscambio.

Sul registro acquisti sono tre le informazioni da integrare: la percentuale di detrazione; la data di esigibilità degli acquisti e la categoria del bene o servizio acquistato, ossia, se si tratta di beni ammortizzabili, strumentali non ammortizzabili o destinati alla rivendita.

Nel periodo di sperimentazione – anni d’imposta 2021 e 2022 – le bozze dei documenti Iva vengono predisposte nei confronti dei soggetti passivi che effettuano la liquidazione trimestrale dell’Iva e che dichiarano di essere in possesso dei requisiti indicati al punto 3 del provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate datato 8 luglio 2021.

Proprio il provvedimento n. 183994 di Ernesto Maria Ruffini ha individuato le modalità di predisposizione dei documenti Iva precompilati, ovvero le bozze dei registri Iva, delle liquidazioni periodiche e della dichiarazione annuale Iva, definito le regole di accesso da parte degli operatori economici e degli intermediari delegati e circoscritto la platea degli operatori interessati.

Trattandosi dunque di un avvio sperimentale le precompilate Iva sono destinate ad una limitata platea di contribuenti. Come abbiamo detto, destinatari sono i soggetti passivi residenti e stabiliti in Italia che effettuano la liquidazione trimestrale dell’Iva. Sono esclusi, per gli anni 2021 e 2022, i soggetti che operano in particolari settori di attività per i quali sono previsti regimi speciali ai fini Iva o che applicano l’imposta separatamente, per obbligo di legge o a seguito di opzione, relativamente alle diverse attività esercitate. Esclusi anche coloro che aderiscono alla liquidazione dell’Iva di gruppo o che partecipano ad un gruppo Iva o, ancora, nei cui confronti è applicato obbligatoriamente il meccanismo dello split payment. Sono fuori anche coloro che sono stati sottoposti a fallimento o a liquidazione coatta amministrativa. Nella platea degli esclusi troviamo anche i soggetti che erogano prestazioni sanitarie e i commercianti al minuto che applicano la c.d. ventilazione dell’Iva. Fuori, ma solo per l’anno 2021, anche coloro che effettuano la liquidazione dell’Iva ‘per cassa’.

Ugo Cacaci