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Dall’8 novembre le domande per il ‘bonus Terme’



05 ottobre 2021 – Ore 18:20
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Per aderire al ‘bonus Terme’ gli stabilimenti termali dovranno attendere il 28 ottobre quando Invitalia aprirà la possibilità di registrazione. I cittadini, invece, potranno presentare domanda a partire dall’8 novembre per beneficiare di un contributo che coprirà fino al 100% del servizio acquistato, pari ad un ammontare massimo di 200 euro. Naturalmente la parte eccedente del costo dei servizi termali, tra cui rientrano quelli di wellness e beauty, sarà a carico del cittadino.

Il Ministero dello Sviluppo economico precisa che tutti i cittadini maggiorenni, residenti in Italia, potranno beneficiarne perché non sono previsti limiti di Isee. Parimenti non sono previsti neanche limiti legati al nucleo familiare.

Il bonus terme è un’agevolazione prevista dal decreto legge n. 104/2020 (Dl Agosto), finalizzato a dare impulso al settore termale nazionale fortemente colpito dagli effetti della pandemia da Covid-19. Il Ministero dello Sviluppo economico, con il decreto 1°luglio 2021, ha dato attuazione all’incentivo definendo i criteri e le modalità per la concessione e fruizione del bonus.

Gli interessati avranno la possibilità di prenotare il bonus presso la struttura termale di preferenza, ovviamente tra quelle aderenti all’iniziativa, che rilascerà un attestato di prenotazione. Sarà cura del Mise pubblicare ed aggiornare puntualmente sul proprio sito internet l’elenco degli istituti termali accreditati.

La Federazione Italiana Terme ha predisposto un modello da compilare per conoscere in tempo reale le strutture convenzionate. Inoltre, dallo scorso 30 settembre, sul sito di Federterme, è attivo un servizio chat per facilitare le informazioni.

Sono considerati ‘enti termali’ i soggetti iscritti nel registro delle imprese che operano nel settore termale e delle acque minerali curative, con codice Ateco 2007 96.04.20 ‘Stabilimenti termali’.

Ogni cittadino potrà fruire di un solo bonus, per un solo acquisto, fino ad un massimo, come detto, di 200 euro.
All’ente termale prescelto spetterà il compito di richiedere ad Invitalia il rimborso del buono utilizzato dal cittadino. Sarà necessario, tuttavia, prestare attenzione perché il buono avrà un termine di validità di 60 giorni dalla data di prenotazione.

I fondi stanziati per questa misura ammontano a 53 milioni di euro e poiché sono ad esaurimento c’è un rischio concreto che l’iniziativa si trasformi in un click day.

È fatto divieto di cedere a terzi il bonus, né in forma gratuita né in cambio di un corrispettivo in denaro. Il buono non concorre a formare il reddito imponibile del cittadino e non rileva ai fini del computo dell’Isee.

Inoltre, non sono ammissibili alle agevolazioni i servizi termali già a carico del Servizio sanitario nazionale, di altri enti pubblici o oggetto di ulteriori benefici, fatte salve eventuali detrazioni previste dalla normativa fiscale sul costo del servizio termale eventualmente non coperto dal bonus.

Tramite il portale Invitalia le strutture termali prescelte dovranno verificare che il cittadino non abbia effettuato altre prenotazioni. Sempre l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, guidata da Domenico Arcuri, rilascerà al centro termale un documento con le informazioni sulla prenotazione dei servizi termali prescelti e il codice univoco di prenotazione.

Ugo Cacaci