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Decreto legge Sostegni-bis: aiuti ai più piccoli, nuova liquidità per le imprese in crisi, rinvio delle scadenze fiscali, congelamento degli sfratti e sostegni ai lavoratori agricoli



12 aprile 2021 – ore 20:50
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Dovrebbe arrivare entro la fine del mese il decreto legge Sostegni-bis o decreto ‘Imprese’ come qualcuno insiste a chiamarlo per evidenziarne una connotazione interamente dedicata alle partite Iva che maggiormente hanno risentito della crisi economica innescata dalla pandemia.

Sarà preceduto da un nuovo scostamento di bilancio che dovrebbe attestarsi tra i 35 e i 40 miliardi di euro (ma c’è chi parla di 50 miliardi). Ad oggi il calendario prevede la presentazione ufficiale del Documento di economia e finanza e della richiesta del nuovo deficit, in Aula, per il 22 aprile, con la delibera in Consiglio dei ministri entro la prossima settimana. Dunque, il varo del decreto legge potrebbe avvenire dopo il 24 aprile, ma ci sono ancora molti nodi da sciogliere al Mef.

I nuovi aiuti a fondo perduto saranno dedicati soprattutto alle piccole realtà economiche, ad artigiani, commercianti, lavoratori agricoli fortemente provati dall’altalena di chiusure decise per fronteggiare la diffusione del contagio. Sono già numerose le indiscrezioni sui contenuti del decreto arrivate alle agenzie di stampa.

Dalle prime anticipazioni emerge che i nuovi sostegni sarebbero di almeno 30 miliardi di euro. Nel testo previste anche misure ‘salva-imprese’ con la proroga degli strumenti di liquidità e una nuova moratoria su mutui e finanziamenti, probabilmente estesa fino al prossimo 31 dicembre. Il Governo lavora, nel contempo, al blocco degli sfratti che tuttavia resterebbe solo per le attività più in crisi. Rumors parlano di un rilancio del bonus affitti sotto forma di credito d’imposta. Sul fronte fiscale al Mef si lavora ad una nuova ‘pace fiscale’ con la sospensione dei pagamenti fiscali riservata, però, ad una platea ristretta di categorie economiche. Nel novero delle tasse da sospendere trovano posto l’Imu, la tassazione sui giochi e la Tari per le attività costrette alla chiusura. Proroga a dicembre dell’esenzione del canone unico per il suolo pubblico.

Scopo del decreto legge Sostegni-bis è sostenere le attività economiche penalizzate dalle zone rosse di aprile con contributi a fondo perduto a favore di chi ha subìto una diminuzione dei ricavi. A tal fine i fondi dovrebbero superare gli 11 miliardi di euro stanziati nel decreto legge n. 41/2021 ma con percentuali di aiuto maggiori per i soggetti economici più in crisi. I dati provenienti da via XX Settembre dicono infatti che il 58% di chi fattura fino a 100 mila euro, nel 2020, ha visto scendere di almeno il 30% il proprio volume d’affari, mentre la stessa caduta ha coinvolto un terzo delle partite Iva più strutturate.

Ampio spazio troverà il capitolo dedicato alla liquidità e alle moratorie su mutui e prestiti. Indiscrezioni parlano di uno stanziamento di 20 miliardi di euro per garantire alle imprese più in difficoltà l’accesso al denaro contante. Molto probabile è un prolungamento fino al 31 dicembre di mutui e prestiti anche se con modalità diverse dai provvedimenti a favore delle imprese contenuti nei decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’. Non è escluso un innalzamento dei limiti degli importi per accedere ai prestiti garantiti e delle soglie di reddito necessarie per rientrarvi.

Per quanto concerne le scadenze fiscali di Irpef, Ires ed Irap fissate al 30 aprile, il nuovo decreto potrebbe contenere una proroga a giugno, sul modello di quanto accaduto con il decreto Ristori-quater. Non è ancora chiaro se lo slittamento interesserà tutti i contribuenti o se vi saranno proroghe differenziate condizionate al tipo di attività o al calo di fatturato. Allo studio anche la possibilità di sospendere i pagamenti fiscali di fine novembre per le rate 2021 della rottamazione-ter. Su una nuova ‘pace fiscale’ insistono, infatti, Lega e Forza Italia che tornano a chiedere la cancellazione delle cartelle esattoriali inesigibili nonché una nuova proroga di saldo e stralcio e una rottamazione-quater. Richieste che non hanno trovato consenso nel Pd e nel M5S come pure in Leu. Un accordo, tuttavia, andrà trovato tra chi reclama maggiore flessibilità nella riscossione delle imposte inevase e chi, invece, insiste per un maggior rigore al fine di preservare il gettito dell’Erario.

Sempre sul fronte fiscale il decreto Sostegni-bis potrebbe mettere nel mirino l’imposta unica sugli immobili (Imu), con la proroga o addirittura la cancellazione del versamento per gli immobili ad uso delle attività imprenditoriali particolarmente colpite dalle chiusure. Nel novero rientrerebbero anche gli edifici di proprietà di esercizi commerciali che abbiano subìto cali di fatturato rilevante. Non è escluso che l’esenzione o la proroga dei pagamenti possa dipendere dalla permanenza ‘in zona rossa’ per un determinato periodo di tempo. Sempre sul fronte dei tributi locali ci sarebbe anche lo slittamento fino a dicembre dell’esenzione dal canone unico per il suolo pubblico.

Un tema delicato è quello degli sfratti. Il decreto Milleproroghe ha fissato al 30 giugno 2021 la scadenza per lo stop alla moratoria. In assenza di nuovi provvedimenti, dunque, i proprietari potrebbero mettere alla porta gli inquilini morosi. Ma non si può non tener conto della situazione economica che ha messo in difficoltà molti inquilini. Parimenti i locatori che fanno conto su quei redditi hanno analogo diritto di appellarsi alla giustizia per veder riconosciuto il rispetto dei contratti di locazione sottoscritti. L’idea sarebbe quella di congelare gli sfratti solo per le attività più in crisi e rilanciare il credito d’imposta sugli affitti oggi riconosciuto al 60%.

Ignorati dal decreto di marzo i lavoratori agricoli si attendono un consistente capitolo di spesa a loro dedicato. Al momento non ci sono indiscrezioni sull’ammontare di fondi che l’Esecutivo stanzierà. I sindacati di categoria insistono affinché gli aiuti siano strutturali e non legati alla pandemia. Rivendicano la concessione di bonus specifici ai braccianti agricoli e chiedono misure compatibili con il Reddito di Emergenza.

a cura di Ugo Cacaci