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Entro il 30 novembre invio del mod. Redditi PF 2023 telematico e le correzioni o integrazioni al mod. 730 già presentato



Fino al prossimo 30 novembre i contribuenti che hanno già presentato il mod. 730 possono modificare i dati inviati o integrarli aggiungendo altri redditi non compresi nel modello. Con il mod. ‘Redditi correttivo’ si può sostituire per intero la dichiarazione presentata. Con il mod. ‘Redditi aggiuntivo’ si dichiarano altri redditi non compresi nel modello. Sempre entro il 30 novembre i titolari di partita Iva sono obbligati ad inviare il modello Redditi PF 2023 per via telematica.

28 novembre 2023 – Ora 20:10

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I contribuenti che  hanno già presentato il modello 730 possono, fino al prossimo 30 novembre, modificare i dati inviati o integrarli aggiungendo altri redditi non compresi nel modello. 

Con il modello ‘Redditi correttivo’ l’interessato sostituisce per intero la dichiarazione presentata. A tal fine è tenuto a compilare tutti i quadri, riportando i dati già dichiarati e non solo quelli corretti. Trasmesso il modello ‘Redditi correttivo’ sarà considerato la dichiarazione ufficiale. Il quantum dell’imposta dovuta o del credito spettante risulterà, pertanto, dal modello correttivo. Qualora dalla nuova dichiarazione dovesse emergere maggior credito l’interessato potrà utilizzarlo in compensazione; in caso di minor credito o maggiore debito andrà corrisposta la maggiore imposta dovuta, avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso. 

Il modello ‘Redditi aggiuntivo’ interessa, invece, i contribuenti chiamati a dichiarare altri redditi non compresi nel modello. Per fare un esempio i redditi soggetti a tassazione separata e a imposta sostitutiva, le plusvalenze di natura finanziaria o gli investimenti e le attività finanziarie all’estero. In questi casi gli interessati devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati aggiuntivi, mentre i redditi già dichiarati restano quelli del 730 originario. L’invio avviene online attraverso il sistema della precompilata o avvalendosi della collaborazione di Caf e/o professionisti incaricati. 

Ricordiamo che è l’ultimo anno in cui sarà possibile sfruttare i termini più lunghi. Se il decreto Adempimenti tributari sarà approvato nel testo al momento in discussione, i termini di presentazione delle dichiarazioni fiscali saranno rivisti e, dal 2024, la scadenza del 30 settembre riguarderà sia per le persone fisiche (partite Iva, dipendenti e pensionati) sia le società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate. Per i soggetti Ires il termine diventerà l’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta.  

L’anticipo di due mesi (dal 30 novembre al 30 settembre) per la presentazione del modello Redditi non è stato accompagnato, però, dal differimento dei termini per eventuali correzioni che restano fermi al 30 settembre. Questo significa che chi presenta il 730 l’ultimo giorno utile, non avrà più i due mesi di tempo per correggerlo con il mod. Redditi. Chi, invece, avrà provveduto prima dell’ultimo giorno a disposizione potrà correggere eventuali errori avvalendosi del modello ‘Redditi correttivo’, ma entro il 30 settembre. 

Superata la scadenza del 30 novembre gli ‘smemorati’ potranno rimediare alla dimenticanza o riparare agli errori presentando il modello integrativo entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è avvenuta la presentazione della dichiarazione. 

Sempre entro il 30 novembre i titolari di partita Iva sono obbligati ad inviare il modello Redditi PF 2023 per via telematica. Chi ha optato per questa modalità deve trasmettere all’Amministrazione finanziaria la dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2022 unitamente alle schede per la scelta dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef. Naturalmente l’invio può essere fatto direttamente dal soggetto interessato o tramite gli intermediari abilitati. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione dedicata, sono disponibili modello e istruzioni come i software di compilazione e controllo. È bene rammentare che la dichiarazione si considera presentata nel giorni in cui l’Agenzia delle Entrate comunica la ricezione dei dati.