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Entro il 9 maggio vanno corrisposte le rate 2020 di Rottamazione-ter e Saldo e Stralcio



28 aprile 2022 – Ore 18:30
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Il 30 aprile scade il termine per pagare le rate della Rottamazione-ter e del Saldo e stralcio scadute nel 2020.

Per andare incontro ai contribuenti in difficoltà la legge n. 25/2022 di conversione del Dl Sostegni-ter ha stabilito nuove scadenze per gli arretrati non corrisposti al 9 dicembre 2021, dando la possibilità ai soggetti interessati di continuare a beneficiare dei vantaggi delle definizioni agevolate.

Per il versamento sarà possibile avvalersi anche del periodo di tolleranza, ossia dei cinque giorni di tempo previsti dalla legge. Considerando che il termine del 30 aprile viene di sabato e che, pertanto, slitta al 2 maggio la prima data utile di pagamento, si proroga, di fatto, a sabato 7 maggio la scadenza, grazie proprio alla tolleranza. Cadendo di sabato si rimanda al lunedì successivo. Dunque, saranno validi i pagamenti corrisposti entro il 9 maggio 2022.

I soggetti interessati potranno avvalersi dei bollettini già inviati dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione riferiti alle scadenze delle rate 2020 ma qualora fossero andati persi è possibile richiederli sul sito internet www.agenziaentrateriscossione.gov.it . Ricapitolando vanno versate le rate non corrisposte di febbraio, maggio, luglio e novembre per la Rottamazione-ter e di marzo e luglio per il Saldo e Stralcio.

È bene prestare attenzione perché in caso di versamenti effettuati oltre le scadenze previste o per importi parziali, verranno meno i benefici delle definizioni agevolate e i pagamenti corrisposti saranno considerati acconto sulle somme dovute.

La legge n. 25 del 28 marzo 2022 concede quindi una nuova opportunità ai contribuenti decaduti dalla pace fiscale per mancato pagamento delle rate relative al 2020 e al 2021. A differenza delle precedenti proroghe, il piano di rientro è più soft e caratterizzato da scadenze differenziate.

Per le rate relative al 2020 di Rottamazione-ter e Saldo e Stralcio i ‘ritardatari’ dovranno pagare entro il 30 aprile prossimo che, come anticipato, slitta al 9 maggio grazie alla tolleranza ed ai giorni festivi e prefestivi. Per le rate relative al 2021, invece, la scadenza slitta al 31 luglio 2022. Scade, invece, il 30 novembre 2022 il termine ultimo per corrispondere, sempre in un’unica soluzione, le rate in scadenza nel 2022.

Tale opportunità salva i contribuenti decaduti dalla pace fiscale al termine del 2021; ci riferiamo al 43% del totale dei contribuenti con piani di pagamento in essere. La legge dà anche più tempo ai contribuenti che hanno rispettato le scadenze di versamento e a chi non ha corrisposto la prima rata della Rottamazione-ter dovuta entro lo scorso 28 febbraio.

Possiamo affermare, senza timori di smentita, che la riapertura dei termini per opera del decreto legge Sostegni-ter costituisce un’opportunità, forse l’ultima, per i decaduti dalle definizioni agevolate di rimettersi in regola. La nuova chance estingue naturalmente le procedure esecutive eventualmente avviate dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Per pagare i contribuenti potranno recarsi presso gli sportelli bancomat della propria banca facendo attenzione che siano abilitati ai servizi di pagamento Cbill. In alternativa possono avvalersi dell’internet banking o degli uffici postali o, ancora, delle tabaccherie aderenti a Banca 5 SpA. Si può pagare anche tramite l’app Equiclick mediante la piattaforma PagoPa. Gli interessati hanno pure la possibilità di effettuare il versamento mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili maturati per somministrazioni, forniture, appalti e servizi nei confronti della Pubblica Amministrazione.

La scadenza del 30 aprile non interessa solo le definizioni agevolate ma anche le rateizzazioni. Alla luce del decreto ‘Milleproroghe’, infatti, il 30 aprile scade la possibilità per i contribuenti che sono decaduti da un piano di rateizzazione prima dell’8 marzo 2020, ossia prima della sospensione della riscossione causa pandemia, di accedere ad un nuovo piano di dilazione senza il pagamento degli importi scaduti. I contribuenti interessati dovranno presentare la domanda per la riammissione entro il 30 aprile ma essendo sabato la scadenza slitta a lunedì 2 maggio 2022.

Ugo Cacaci