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I correttivi al decreto Sostegni (Prima parte)- La Ragioneria boccia la cessione dei crediti fiscali di Transizione 4.0 e il bonus mobili



06 maggio 2021 – ore 20:15
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Sono numerose le novità approvate dalle commissioni riunite Finanze e Bilancio del Senato al decreto Sostegni, tanto che il budget previsto, pari a 550 milioni di euro, è lievitato a 770. Il provvedimento è approdato ieri all’Aula del Senato mentre il Governo lavora al consueto maxiemendamento che dovrà contenere tutte le novità, all’incirca un centinaio. Con molta probabilità l’Esecutivo porrà la fiducia sul testo che sarà votato questa sera, poi il decreto sarà trasmesso alla Camera per la ratifica.

Articolato il panorama di novità che spaziano dal rinvio delle scadenze fiscali all’esenzione dal versamento della prima rata Imu, dallo stop fino al 31 dicembre alla tassa sull’occupazione del suolo pubblico per gli esercizi pubblici ai canoni di locazione non riscossi esclusi dall’Irpef, dalla proroga per la ristrutturazione dei mutui ipotecari per gli immobili oggetto di procedura esecutiva alla cassa integrazione Covid con la copertura del periodo 26-31 marzo, dalla proroga per la compensazione straordinaria tra debiti e crediti commerciali, all’assegno di mantenimento per i genitori separati.

La Ragioneria generale dello Stato ha bocciato, invece, la cessione del credito sui beni strumentali relativi al piano Transizione 4.0 per ‘potenziali rilevanti effetti sulla finanza pubblica’. Stop anche alla cessione del credito o allo sconto in fattura sul bonus mobili ed elettrodomestici come pure quelli edilizi al 50% delle spese per la realizzazione di autorimesse e posti auto pertinenziali e per l’eliminazione di barriere architettoniche. Il ‘superbonus per le imprese’ come era stata definita la cessione, anche parziale, a soggetti terzi, inclusi istituti di credito e intermediari finanziari, degli incentivi 4.0 per l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali, di ricerca, sviluppo e innovazione era una ‘bandiera’ del M5S che minaccia di non votare la fiducia questa sera.

Sul versante fiscale emerge una rielaborazione del calendario. Dopo lo slittamento degli acconti Irap al 30 settembre, arriva la misura dedicata alle imprese che hanno superato le soglie del Temporary Framework. Queste dovranno versare, entro fine settembre, gli anticipi Irap cancellati dai decreti anticrisi della scorsa primavera. Prevista la proroga a novembre per le accise sui tabacchi lavorati mentre per il gioco pubblico le rate 2021 del Preu andranno così versate: la quarta entro il 29 ottobre, la quinta entro il 30 novembre e la sesta entro il 15 dicembre 2021.

Le attività economiche che hanno subìto cali di fatturato del 30% rispetto al 2019 saranno esonerate dal pagamento della prima rata Imu di giugno sugli immobili sede dell’attività di cui risultano proprietari o gestori. Resta operativo fino al 31 dicembre 2021 lo stop al versamento della tassa sull’occupazione del suolo pubblico per gli esercizi pubblici come bar e ristoranti.
Prorogata per il 2021 la ‘compensazione straordinaria’ tra le somme affidate all’agente della riscossione entro il 31 dicembre 2020 e i crediti debitamente certificati, non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati dalle imprese nei confronti della Pa per somministrazione, forniture, appalti e servizi anche professionali.

Sul versante affitti le modifiche al decreto Sostegni prevedono la proroga della possibilità di ristrutturare i mutui ipotecari per immobili adibiti a prima casa oggetto di procedura esecutiva. Inoltre, i proprietari di immobili concessi in locazione ad uso abitativo possono beneficiare dell’esenzione fiscale per i canoni non percepiti.

Il provvedimento interviene a coprire il buco della cassa integrazione che si era creato dal 26 al 31 marzo visto che la nuova proroga del decreto Sostegni è operativa dal 1°aprile e che per le imprese che hanno utilizzato tutte le 12 settimane di cassa Covid prima del 31 marzo rimanevano scoperte per questi sei giorni. La misura permette la continuità nell’utilizzo dell’ammortizzatore sociale ai datori di lavoro che hanno fruito per intero i precedenti trattamenti di integrazione salariale. Inoltre viene prorogato fino al prossimo 30 giugno il termine di decadenza per l’invio della domanda di accesso ai trattamenti di integrazione salariale collegati all’emergenza Covid e dei termini di trasmissione dei dati necessari per il pagamento o per il saldo degli stessi, scaduti nel periodo 1°gennaio 2021 – 31 marzo 2021.

Tra i correttivi trova posto un aiuto ai genitori separati. Viene istituito – per il 2021 – un fondo da 10 milioni di euro per l’erogazione di un contributo mensile, fino ad un massimo di 800 euro, a favore dei coniugi separati in difficoltà economica e tenuti a versare l’assegno di mantenimento. Un Dpcm disciplinerà i criteri e le modalità di erogazione degli assegni.

a cura di Ugo Cacaci