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I correttivi al decreto Sostegni (Seconda parte) – Contributi, incentivi e voucher



07 maggio 2021 – ore 19:35
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Ieri sera l’Aula del Senato ha approvato i correttivi al decreto Sostegni sul quale il Governo ha posto la fiducia. Dopo una giornata tormentata dovuta all’intervento della Ragioneria generale dello Stato che ha chiesto lo stralcio dell’emendamento contenente la cessione del credito d’imposta Transizione 4.0 e del bonus mobili, palazzo Madama ha approvato con 207 voti a favore, 28 contrari e 5 astenuti il decreto legge n. 41/2021 che ora passa alla Camera per la ratifica definitiva.

Come abbiamo illustrato ieri sono tante le novità, quantificate in più di cento provvedimenti. Naturalmente il Governo ha tenuto conto della crisi economica dovuta alla pandemia che ha colpito molti settori prevedendo una pioggia di micro aiuti. 20 milioni di euro sono stati previsti a favore dei bus turistici. 5 milioni sono invece destinati al sistema termale nazionale per far fronte agli effetti della crisi scatenata dal Covid-19.

Per i biglietti degli spettacoli e dei musei, annullati a causa dell’emergenza sanitaria, è stata disposta una proroga di validità per tre anni (fino al 31 dicembre 2023) e non più per 18 mesi. I voucher sono di importo pari al prezzo del titolo di acquisto e sono alternativi alla richiesta del rimborso. Per gli spettacoli dal vivo, ossia i concerti, i biglietti restano validi sempre per tre anni a patto che l’evento sia posticipato con data certa, ma sempre entro il 31 dicembre 2023. Restando in tema di cultura il decreto ha incrementato con un milione di euro per il 2021 il fondo per la carta della cultura. Inoltre è stato previsto un credito d’imposta del 90% per le attività teatrali e gli spettacoli dal vivo che nel 2020 abbiano subito un calo del fatturato di almeno il 20% rispetto al 2019.

Particolarmente provato per le chiusure obbligate è stato e continua ad essere il comparto sportivo. Il decreto incrementa con 50 milioni di euro il Fondo a favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche. Ammontano, invece, a 700 milioni di euro i contributi per il settore sciistico che quest’anno ha visto azzerare completamente gli introiti del turismo invernale. Le risorse che verranno ripartite in base ad un decreto del ministero del Turismo saranno distribuite ai comuni dei comprensori sciistici, ai gestori degli impianti di risalita, ai maestri di sci e a tutta la filiera del turismo comprese le strutture ricettive. Si terrà conto del calo di fatturato registrato nel periodo 2017-2019.

Palestre e piscine possono riconoscere ai propri clienti un voucher di valore pari al credito vantato da utilizzare entro sei mesi dalla fine della pandemia, in alternativa al rimborso degli abbonamenti o alla realizzazione di attività da remoto quando possibile.
Proroga di sei mesi per il voucher vacanze che passa da 18 mesi a due anni. Ci riferiamo alla durata dei voucher emessi per voli, biglietti di treni, soggiorni in strutture ricettive, pacchetti turistici e viaggi d’istruzione. Il voucher potrà essere anche ceduto dal beneficiario all’agenzia di viaggi oppure può essere emesso direttamente a favore di quest’ultima quando l’agenzia abbia provveduto al pagamento o alla prenotazione.

Al ministero dell’Interno è stato istituito un fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2021 a sostegno delle città d’arte e dei borghi. Scopo del provvedimento è sostenere la promozione e il rilancio del patrimonio artistico e culturale di paesi, piccoli borghi e cittadine a vocazione turistica particolarmente colpiti dalla diminuzione dei ‘vacanzieri’ dovuta all’epidemia.

Le start-up che non hanno potuto accedere ai contributi a fondo perduto del decreto Sostegni perché hanno attivato la partita Iva nel 2018 e hanno iniziato l’attività nel 2019 potranno beneficiare, per il 2021, di un ristoro fino a 1.000 euro. A valere sarà il criterio delle perdita di fatturato medio mensile. Un decreto del Mef di prossima emanazione stabilirà i criteri e le modalità di attuazione delle disposizioni previste dal decreto legge n. 41/2021. Il testo ha pensato anche a coloro che investono nelle start-up innovative e nelle piccole e medie imprese innovative prevedendo l’esenzione fino al 2025 dell’imposta al 26% sulle plusvalenze che derivano dalla cessione di partecipazioni. Per godere dei benefici sarà necessario mantenerle per almeno un triennio.

a cura di Ugo Cacaci