I fondi a sostegno delle imprese
L’articolo 60 del decreto Agosto convertito, con modificazioni, nella legge n. 126 del 13 ottobre 2020, contiene il rifinanziamento delle misure a sostegno delle imprese. Il pacchetto di agevolazioni è eterogeneo perché guarda alle esigenze di micro, piccole e medie imprese, start-up, e anche quelle di maggiori dimensioni.
Il testo destina 64 milioni di euro, per il 2020, alla cd ‘Nuova Sabatini’, misura di sostegno destinata alle micro, piccole e medie imprese, che prevede l’erogazione di finanziamenti agevolati per investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, compresi gli investimenti in beni strumentali ‘Industria 4.0’ sostituiti ora da ‘Transizione 4.0’. Collegato al finanziamento, ottenibile anche attraverso contratti di locazione finanziaria, è un contributo statale in conto impianti rapportato agli interessi calcolati sui predetti finanziamenti. Tale contributo è variabile anche a seconda della tipologia di investimento effettuato. Non possono godere della Nuova Sabatini le imprese operanti nei comparti delle attività finanziarie e assicurative.
Sempre per il 2020 il decreto stanzia 10 milioni di euro ad incremento del Fondo per la crescita sostenibile. Scopo delle agevolazioni è promuovere la nascita e lo sviluppo di società cooperative, anche di piccola e media dimensione.
50 milioni di euro, per il 2021, sono destinati a finanziare i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle Pmi. La norma consente alle Pmi di avvalersi di un Temporary Manager destinato a sostenere l’ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali. Le prestazioni consulenziali saranno destinate a promuovere i processi di innovazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie previste dal piano ‘Impresa 4.0’ e quelle di ammodernamento gestionale delle singole realtà produttive.
Sempre l’articolo 60 del decreto Agosto mette a disposizione 500 milioni di euro, per l’anno in corso, a supporto delle misure di semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo d’impresa, così come previsto dall’articolo 43 del decreto legge 25 giugno 2008 n 112. Scopo dei nuovi fondi è favorire l’attrazione degli investimenti e la realizzazione di progetti di sviluppo a sostegno di programmi di investimento produttivi di grandi dimensioni rilevanti per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese, con particolare riferimento alle aree del Mezzogiorno. Un decreto del Mise, da adottare in concerto con il Mef, individuerà le attività, le iniziative, le categorie di imprese, il valore minimo degli investimenti e le spese ammissibili all’agevolazione, la misura e la natura finanziaria delle agevolazioni concedibili nei limiti consentiti dalla normativa comunitaria, nonché i criteri di valutazione delle istanze di ammissione all’agevolazione.
Per il sostegno alle imprese che partecipano alla realizzazione di importanti progetti di comune interesse europeo sono stati messi a disposizione 950 milioni che confluiranno nel fondo Ipcei. Obiettivo di questi progetti è contribuire allo sviluppo comunitario e al miglioramento della competitività nei confronti dei competitors internazionali.
300 milioni di euro, sempre per l’anno in corso, vanno ad incrementare il Fondo per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese titolari di marchi storici di interesse nazionale. Altri 200 milioni, invece, sono destinati al Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa, introdotto dal decreto Rilancio.
Per i soggetti che risiedono nei comuni montani calamitati la conversione in legge del decreto Agosto ha riaperto i termini per la presentazione delle domande di accesso ai contributi a fondo perduto disciplinati dall’articolo 25 del decreto Rilancio. Possono presentare istanza gli esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario titolari di partita Iva che, non avendo presentato domanda entro il 13 agosto, hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nei Comuni montani interessati da eventi calamitosi i cui stati di emergenza erano ancora in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza da Covid-19. La domanda andrà presentata entro 30 giorni dalla riapertura della procedura telematica che l’Agenzia delle Entrate è tenuta ad effettuare entro il 28 ottobre 2020. Questi soggetti potranno accedere al contributo a fondo perduto senza necessità di dimostrare il calo di fatturato.
Ugo Cacaci