Imu esente per gli immobili occupati abusivamente
Con un comunicato stampa il Ministero dell’Economia informa che per gli immobili occupati abusivamente non va versata l’imposta municipale propria a patto che i contribuenti interessati abbiano presentato regolare denuncia all’autorità giudiziaria. L’esenzione spetta anche se non è stato ancora adottato il decreto di attuazione che riguarda il modello dichiarativo. Dichiarazione Imu da presentare obbligatoriamente entro il 30 giugno 2024.
13 dicembre 2023 – Ore 17:00
tempo di lettura: 02′00″
Con un comunicato stampa dello scorso 12 dicembre il Ministero dell’Economia e delle Finanze informa che non va corrisposta l’imposta municipale propria (Imu) per gli immobili occupati abusivamente. È necessario, però, che sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria per i reati previsti dagli articoli 614, secondo comma, e 633 Codice penale o per i quali sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale.
Si ha diritto all’esenzione anche se non è stato ancora pubblicato il decreto di attuazione che riguarda il modello dichiarativo.
Entro il 30 giugno 2024 i contribuenti che beneficiano dell’esenzione dovranno presentare la dichiarazione Imu per via telematica. È bene precisare che la presentazione dovrà avvenire in modalità esclusivamente telematica.
Chi avesse pagato la prima rata Imu potrà scomputare l’imposta dall’Imu dovuta sulle altre unità immobiliari e, in caso di assenza, l’imposta potrà essere compensata con il tributo 2024, se consentito dal regolamento locale. In alternativa sarà possibile richiederla a rimborso presentando istanza entro cinque anni dal pagamento.
L’esenzione da Imu si estende anche ai comuni delle Regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia colpite dagli eventi sismici del 2012, fino alla ricostruzioni degli edifici danneggiati, con termine ultimo previsto per il 31 dicembre 2023.
Ricordiamo che lunedì 18 dicembre scade il termine per il versamento del saldo Imu 2023 da effettuare mediante modello F24 o tramite bollettino postale o, ancora, attraverso la piattaforma PagoPA.
Con l’istituto del ravvedimento operoso è possibile regolarizzare la posizione per chi non ha provveduto al pagamento entro i termini di legge. I contribuenti possono pagare il tributo con l’applicazione della sanzione in misura ridotta e gli interessi di mora, a condizione che la violazione non sia stata già contestata e non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività di accertamento.
Come noto, l’appuntamento in cassa vale per i proprietari di immobili diversi dalla ‘prima casa’, a meno che non si tratti di abitazioni signorili, ville o castelli. Il versamento è dovuto per il possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. Soggetti passivi sono il proprietario dell’immobile, il titolare di diritti reali di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie, il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di un provvedimento del giudice, il concessionario in caso di concessione di aree demaniali e il locatario per gli immobili concessi in locazione finanziaria.
Per quanto riguarda i coniugi con residenze diverse, la Corte costituzionale, con la sentenza n. 209 depositata il 13 ottobre 2022, ha ripristinato il diritto alla doppia esenzione. I giudici delle leggi hanno dichiarato illegittime, infatti, le norme che prevedevano il diritto all’esenzione solo per una delle abitazioni possedute. Per l’esenzione tributaria è necessario tuttavia dimostrare anche la dimora abituale nelle relative unità immobiliari.
La Consulta ha osservato che l’esenzione in parola non può essere condizionata da comportamenti tenuti da soggetti diversi dal contribuente. L’agevolazione Imu sulla ‘prima casa’ spetta a patto che i presupposti di legge sussistano in capo al proprietario dell’abitazione, senza che abbia rilevanza la condizione dei componenti del nucleo familiare. E ciò a prescindere dal fatto che le abitazioni siano ubicate nello stesso comune o in comuni differenti.
Con un comunicato stampa dello scorso 12 dicembre il Ministero dell’Economia e delle Finanze informa che non va corrisposta l’imposta municipale propria (Imu) per gli immobili occupati abusivamente. È necessario, però, che sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria per i reati previsti dagli articoli 614, secondo comma, e 633 Codice penale o per i quali sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale.
Si ha diritto all’esenzione anche se non è stato ancora pubblicato il decreto di attuazione che riguarda il modello dichiarativo.
Entro il 30 giugno 2024 i contribuenti che beneficiano dell’esenzione dovranno presentare la dichiarazione Imu per via telematica. È bene precisare che la presentazione dovrà avvenire in modalità esclusivamente telematica.
Chi avesse pagato la prima rata Imu potrà scomputare l’imposta dall’Imu dovuta sulle altre unità immobiliari e, in caso di assenza, l’imposta potrà essere compensata con il tributo 2024, se consentito dal regolamento locale. In alternativa sarà possibile richiederla a rimborso presentando istanza entro cinque anni dal pagamento.
L’esenzione da Imu si estende anche ai comuni delle Regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia colpite dagli eventi sismici del 2012, fino alla ricostruzioni degli edifici danneggiati, con termine ultimo previsto per il 31 dicembre 2023.
Ricordiamo che lunedì 18 dicembre scade il termine per il versamento del saldo Imu 2023 da effettuare mediante modello F24 o tramite bollettino postale o, ancora, attraverso la piattaforma PagoPA.
Con l’istituto del ravvedimento operoso è possibile regolarizzare la posizione per chi non ha provveduto al pagamento entro i termini di legge. I contribuenti possono pagare il tributo con l’applicazione della sanzione in misura ridotta e gli interessi di mora, a condizione che la violazione non sia stata già contestata e non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività di accertamento.
Come noto, l’appuntamento in cassa vale per i proprietari di immobili diversi dalla ‘prima casa’, a meno che non si tratti di abitazioni signorili, ville o castelli. Il versamento è dovuto per il possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. Soggetti passivi sono il proprietario dell’immobile, il titolare di diritti reali di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie, il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di un provvedimento del giudice, il concessionario in caso di concessione di aree demaniali e il locatario per gli immobili concessi in locazione finanziaria.
Per quanto riguarda i coniugi con residenze diverse, la Corte costituzionale, con la sentenza n. 209 depositata il 13 ottobre 2022, ha ripristinato il diritto alla doppia esenzione. I giudici delle leggi hanno dichiarato illegittime, infatti, le norme che prevedevano il diritto all’esenzione solo per una delle abitazioni possedute. Per l’esenzione tributaria è necessario tuttavia dimostrare anche la dimora abituale nelle relative unità immobiliari.
La Consulta ha osservato che l’esenzione in parola non può essere condizionata da comportamenti tenuti da soggetti diversi dal contribuente. L’agevolazione Imu sulla ‘prima casa’ spetta a patto che i presupposti di legge sussistano in capo al proprietario dell’abitazione, senza che abbia rilevanza la condizione dei componenti del nucleo familiare. E ciò a prescindere dal fatto che le abitazioni siano ubicate nello stesso comune o in comuni differenti.
