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In arrivo i contributi a fondo perduto per i ristoratori



11 marzo 2021 – ore: 18.15
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A fine febbraio sono partiti i contributi a fondo perduto a favore dei ristoratori italiani che hanno presentato la richiesta per il ‘bonus Ristorazione’. Parliamo del Fondo di 600 milioni di euro istituito dall’articolo 58 del decreto legge Agosto che prevede un bonus fino a 10 mila euro a richiedente per l’acquisto di prodotti italiani.

Scopo della misura è sostenere l’acquisto di prodotti alimentari e vitivinicoli, anche DOP e IGP, italiani e valorizzare le materie prime del territorio. La legge n. 126 del 13 ottobre 2020 di conversione del decreto Agosto ha esteso la platea dei beneficiari del contributo a fondo perduto, includendo accanto ai ristoranti anche agriturismi, mense, alberghi e catering per eventi.

Ad annunciare l’avvio dei pagamenti è stato il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli nel corso del question time tenutosi ieri a Montecitorio.

Le domande pervenute sono oltre 46 mila. Di queste, circa 30 mila sono arrivate via web, altre 15 mila attraverso gli uffici postali. La gestione delle istanze è stata affidata al Ministero delle Politiche agricole e alimentari e a Poste Italiane.

I contributi saranno erogati in due tranches. Un anticipo, pari al 90%, al momento in cui la domanda verrà accettata. Il restante 10% alla fine di marzo dopo la presentazione della quietanza di pagamento eseguita con le modalità tracciabili previste per legge.

Ad oggi 12.700 istanze hanno ricevuto il 90% del contributo atteso. Il restante 10% sarà elargito alla fine di marzo, dopo la presentazione della documentazione richiesta. A fine mese le erogazioni complessive ammonteranno a 87 milioni di euro.

Molte domande presentate risultano, tuttavia, parziali o incomplete e hanno richiesto una integrazione documentale. In questi casi il contributo sarà erogato solo al termine della regolarizzazione delle istanze.

Ciascun esercente in regola con i requisiti previsti potrà fruire di un contributo a fondo perduto di importo compreso tra 1.000 e 10 mila euro. Come anticipato il bonus è concesso per l’acquisto di prodotti agroalimentari, vitivinicoli, della pesca e dell’acquacoltura acquistati attraverso il canale della vendita diretta, oppure ottenuti da una filiera integralmente nazionale.

È bene ricordare che potranno accedere al ‘bonus ristoranti’ solo gli esercizi commerciali con un ammontare di fatturato/corrispettivi, medi, dei mesi da marzo a giugno 2020 inferiore ai tre quarti del fatturato e dei corrispettivi, medi, dei mesi da marzo a giugno 2019.

Ugo Cacaci