Il punto Fiscale

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Non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente il servizio di ricarica gratuita dell’auto elettrica



10 giugno 2022 – Ore 23:30
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Soddisfa il requisito della finalità educativa, previsto dall’articolo 51, comma 2, lettera f) del Tuir, il servizio di ricarica gratuito che il soggetto istante intende offrire, per sei mesi, a tutti i propri dipendenti che dimostreranno di aver acquistato un’auto elettrica.

A sostenerlo l’Agenzia delle Entrate nella risposta n. 329/2022 a interpello formulato da una holding al vertice di un gruppo imprenditoriale attivo nel settore della produzione e della trasformazione della carta tissue in prodotti finiti confezionati.

La società che rappresenta il Gruppo, da molti anni è impegnata nella sostenibilità ambientale e si adopera affinché tutti i propri interlocutori condividano la promozione di una crescita economica, ambientale e sociale responsabile ed inclusiva.

Il Gruppo è attivo anche per offrire una giusta informazione e sensibilizzazioni delle tematiche ambientali sia nelle proprie aziende che all’esterno. A tal fine ha predisposto attività informative per i propri dipendenti e ha partecipato a campagne di comunicazione e sostegno di iniziative legate ai temi della sostenibilità.

La società intende ora sensibilizzare i propri dipendenti al ricorso della mobilità elettrica, attraverso il rinnovo del parco auto aziendale, ma non basta perché intende promuovere una nuova iniziativa affinché i propri dipendenti optino per vetture elettriche anche come scelta personale.

L’intento è quello di riconoscere sei mesi di ricarica gratuita ai lavoratori subordinati che acquisteranno auto elettriche. Questi potranno utilizzare l’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici della società o, in alternativa, se non sia possibile, stipulando convenzioni con soggetti terzi fornitori delle ricariche.

In merito a questa iniziativa l’istante chiede chiarimenti sul corretto trattamento tributario da applicare al benefit descritto. Vuole sapere, in particolare, se i sei mesi di ricarica gratuita debbano essere assoggettati a tassazione quale reddito di lavoro dipendente o se possano essere ricondotti nell’ambito delle iniziative di welfare aziendale escluse da imposizione fiscale.

Secondo l’articolo 51, comma 1, del Tuir costituiscono reddito di lavoro dipendente ‘tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro’. In questa disposizione rientrano tutte le somme che il dipendente percepisce in relazione al rapporto di lavoro, salve le deroghe tassative.<>

Non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente le opere e i servizi riconosciuti dal datore di lavoro ai dipendenti per finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale, sanitaria o culto. L’Agenzia delle Entrate ritiene che questo principio possa trovare applicazione anche nel caso in cui il datore di lavoro, al fine di stimolare i propri dipendenti verso politiche ambientali, promuova il ricorso alla mobilità elettrica offrendo loro servizi di ricarica gratis.

L’Agenzia delle Entrate conferma, dunque, che l’iniziativa della società a favore dei propri dipendenti può beneficiare del regime di esclusione dal reddito di lavoro dipendente perché l’erogazione gratuita di ricariche elettriche ha la finalità di educazione ambientale.

La società non si limita a questa iniziativa volendo offrire altri interventi tutti legati alla cultura della sostenibilità ambientale, al consumo responsabile e alla promozione della sicurezza e della salute.

L’obiettivo di dare impulso alla transizione ecologica attraverso una mobilità sostenibile costituisce uno degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Ugo Cacaci