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Online la versione definitiva del mod. 770/2023 da inviare entro il 31 ottobre 2023



02 febbraio 2023 – Ore 16:40

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Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento dello scorso 27 gennaio, ha approvato il mod. 770/2023, relativo all’anno d’imposta 2022, con le istruzioni per la compilazione, che i sostituti d’imposta devono compilare per comunicare le ritenute operate nel 2022. La scadenza per la presentazione è fissata al 31 ottobre 2023 esclusivamente in modalità telematica. 

Sempre il 27 gennaio 2023 il Direttore, Ernesto Maria Ruffini, ha approvato le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati contenuti nella dichiarazione annuale Iva 2023 relativa all’anno 2022.

Il mod. 770/2023 va utilizzato per comunicare i dati relativi alle ritenute operate nell’anno 2022 e i corrispondenti versamenti, nonché quelle operate su dividendi, proventi da partecipazione, redditi di capitale od operazioni di natura finanziaria. Sempre il mod. 770/2023 va utilizzato per indicare le compensazioni operate nonché per la segnalazione dei crediti d’imposta utilizzati e dei dati relativi alle somme liquidate a seguito di procedure di pignoramento presso terzi.

L’obbligo di presentazione del modello in parola investe i soggetti tenuti ad operare le ritenute alla fonte sui compensi corrisposti sotto qualsiasi forma, nonché gli intermediari e gli altri soggetti che intervengono in operazioni fiscalmente rilevanti tenuti alla comunicazione di dati ai sensi di specifiche disposizioni normative. Tutti questi soggetti devono trasmettere in via telematica i dati delle dichiarazioni redatte sul modello reso disponibile gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate.

Il modello può essere reperito anche attraverso altri siti internet, purché lo stesso rispetti le caratteristiche tecniche previste dall’allegato 1 e rechi l’indirizzo del sito dal quale è stato prelevato nonché gli estremi del provvedimento delle Entrate n. 25954/2023.

I soggetti incaricati della trasmissione telematica sono obbligati a rilasciare al sostituto d’imposta la dichiarazione redatta su modelli conformi per struttura e sequenza a quello approvato dall’Agenzia delle Entrate. 

Il modello 730/2023 per l’anno d’imposta 2022 è composto dal frontespizio e dai quadri SF, SG SH, SI, SK, SL, SM, SO, SP, SQ, SS, DL, ST, SV, SX e SY.  Il frontespizio presenta l’informativa sulla privacy e i quadri che riportano il tipo di dichiarazione, i dati relativi al sostituto, al rappresentante firmatario della dichiarazione, redazione e firma della dichiarazione, impegno alla presentazione telematica e visto di conformità. I quadri distaccati, invece, riportano i campi in cui vanno inserite le informazioni di dettaglio e in cui trovano spazio le novità.

Gli incaricati alla compilazione possono fare riferimento alle istruzioni rilasciate dall’Agenzia delle Entrate per tutti i quadri di cui il modello è composto. 

Il passaggio dal modello provvisorio a quello definitivo non ha evidenziato particolari criticità. Sono state confermate le novità annunciate nella bozza, come i nuovi campi che interessano il quadro SI per la gestione degli utili delle società cooperative, assoggettati a tassazione anche se non distribuiti nell’anno d’imposta. Ci riferiamo al rigo SI3 in cui sono state inserite due nuove colonne: la colonna 2 che prevede l’indicazione degli utili delle società cooperative e la colonna 3 che riguarda l’inserimento del totale delle ritenute versate nell’anno, le quali vanno indicate nel quadro ST. 

Nel quadro SO viene introdotto un nuovo prospetto che gli intermediari e le imprese di assicurazione devono compilare per comunicare i dati dei piani individuali di risparmio (PIR), ordinari e alternativi. Le istruzioni precisano che in caso di trasferimento del PIR ad altro intermediario nel corso del periodo d’imposta, tenuto alla compilazione della sezione in parola è l’intermediario presso il quale è detenuto il rapporto al 31 dicembre 2022 o alla data di chiusura del piano, se di data antecedente.

Tra le novità figurano i nuovi codici nei quadri ST e SV per la gestione delle proroghe dei versamenti decise per fronteggiare gli effetti economici legati alla pandemia da Covid-19. Restano tuttavia attivi quelli per indicare i versamenti effettuati nel 2022 in seguito alla rateizzazione decisa dal Governo alla luce dell’emergenza sanitaria. 

Ugo Cacaci