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Per il bonus Sud si attende il via libera di Bruxelles



Senza il nulla osta di Bruxelles il ministero del Lavoro non potrà autorizzare l’Inps ad attivare la decontribuzione Sud.

Dall’Istituto nazionale di previdenza fanno sapere che tutto è pronto. Sono stati già definiti i codicI per lo sconto ma è difficile che il via libera arriverà entro domani.

Dunque, per la scadenza di martedì 16 febbraio, con buona probabilità, le imprese del Sud non potranno versare i contributi all’Inps con lo sconto del 30%. Sconto che, badate bene, non perderanno perché quello non fruito verrà recuperato successivamente con un conguaglio a favore.

Naturalmente il problema della scarsa liquidità delle imprese, molte delle quali provate dalla crisi economica, conseguenza della pandemia da Covid-19, è gravoso ed una decontribuzione darebbe una boccata d’ossigeno in attesa di tempi migliori.

A prevedere il ‘bonus Sud’ a favore dei datori di lavoro è stata la legge n. 178/2020 ( meglio nota come legge di Bilancio 2021) che ha previsto uno sconto del 30% sulla quota a carico delle imprese a partire dal 1°gennaio scorso.

Le nuove misure di aiuto, tuttavia, sono sottoposte al via libera della Commissione europea che richiede una preventiva notifica da parte del ministero del Lavoro. Probabilmente gli ostacoli burocratici potevano essere superati ed aggirati visto che il pacchetto di misure a favore delle imprese rientra, come previsto dall’inizio dell’emergenza epidemiologica, nel ‘Quadro temporaneo per le misure di aiuti di stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza da Covid-19’.

La possibilità per le aziende di accedere alla decontribuzione Sud riguarda solo l’anno 2021.

Al nuovo ministro del Lavoro, Andrea Orlando, spetta il compito di gestire il dossier con l’auspicio che, in breve tempo, le imprese del Mezzogiorno possano fruire di questa agevolazione.

Ugo Cacaci