Il punto Fiscale

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Progetti di ricerca e sviluppo finalizzati alla riconversione produttiva nell’ambito dell’economia circolare



Il Ministero dello Sviluppo economico, con il decreto direttoriale 6 novembre 2020, proroga al 10 dicembre prossimo il termine per la presentazione delle domande di agevolazione e la relativa documentazione in merito al bando per progetti di R&S nell’ambito dell’economia circolare.
Dal 30 novembre prossimo sarà invece possibile avvalersi della procedura di pre-compilazione delle istanze e degli allegati che consentirà alle imprese di essere guidate
nella compilazione telematica della documentazione necessaria per la propria candidatura. Questo, con qualche giorno di anticipo rispetto alla data di apertura dello sportello che è fissata alle ore 10.00 del 10 dicembre 2020. Alla domanda di agevolazione le imprese dovranno allegare una scheda tecnica con i dati dell’impresa, un piano di sviluppo del progetto, un prospetto relativo alla dimensione dell’impresa e una dichiarazione sostitutiva d’atto notorio relativa alle spese di sviluppo sostenute in Italia.

È in fase di elaborazione, invece, e a questo si deve lo slittamento deciso, il modulo che l’istituto di credito deve compilare per attestare la disponibilità alla concessione del finanziamento. Tale attestazione, con l’elenco delle banche finanziatrici convenzionate, sarà disponibile non appena avvenuta la stipula dell’addendum alla Convenzione che regola la concessione dei finanziamenti agevolati del Fondo Rotativo Imprese e Ricerca e che inserisce le banche tra quelle idonee a rilasciare il finanziamento. La proroga sarà utile anche alle imprese interessate che devono ottenere l’attestazione di disponibilità al finanziamento da parte della banca senza la quale non è possibile presentare l’istanza.

Con il piano di sviluppo le imprese di qualsiasi dimensioni che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca presentano il proprio progetto e ne dimostrano la sostenibilità e la credibilità. È possibile presentare progetti singoli o in forma congiunta. La partecipazione di un ente di ricerca conferisce al progetto maggiore credibilità ma non è indispensabile.

Obiettivo del progetto è la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali. I progetti devono essere finalizzati alla riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare. Lo scopo si concretizza nella realizzazione di una riconversione produttiva delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti. I progetti possono riguardare l’innovazione di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti. Oppure la progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale e, ancora, lo sviluppo di tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua, lo studio di strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo. La sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente anche attraverso l’utilizzo di materiali recuperati. La selezione, infine, del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

I progetti devono essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale; devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 500 mila euro e non superiori a 2 milioni di euro ed avere una durata non inferiore a 12 mesi né superiore a 3 anni.

Per le imprese le agevolazioni consistono in finanziamenti agevolati per il 50% della spesa sostenuta e un contributo a fondo perduto che cambia a seconda della tipologia di impresa. Il 20% per le micro e piccole imprese e per gli organismi di ricerca; il 15% per le medie imprese; il 10% per le grandi imprese.

Le agevolazioni nella forma del finanziamento agevolato e del contributo alla spesa sono concedibili alle imprese unicamente in concorso tra loro, nel rispetto dei vincoli di destinazione territoriale previsti per i contributi.

Ugo Cacaci

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