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Slittano al 15 settembre i versamenti per le partite Iva soggette alle pagelle fiscali senza la maggiorazione dello 0,40%



10 luglio 2021 – Ore 13:30
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La commissione Bilancio di Montecitorio, ieri, ha dato il via libera all’ennesima riscrittura del calendario fiscale. Buone notizie per le 4,3 milioni di partite Iva soggette alle pagelle fiscali.

Il termine per il versamento di tutte le imposte dirette, dell’Irap e dell’Iva, a saldo 2020 e primo acconto per il 2021, in scadenza tra il 20 giugno e il 31 agosto 2021, slitta al 15 settembre senza la maggiorazione dello 0,40%. È quanto prevede un emendamento voluto dal relatore al decreto Sostegni-bis, Massimo Bitonci e dal collega Alberto Gusmeroli, entrambi della Lega. Il rinvio riguarda anche i minimi, i soggetti in regime forfettario, quelli a cui si applicano le cause di esclusione dagli ISA e i soci di società di persone e società di capitali che hanno optato per il regime della trasparenza fiscale.

La riscrittura del provvedimento elimina la possibilità di eseguire il pagamento con la maggiorazione dello 0,40% in quanto interviene direttamente sulla norma che disciplina il pagamento con il termine allungato di 30 giorni, rispetto alla scadenza ordinaria.

Come anticipato, il rinvio dei pagamenti al 15 settembre prossimo può riguardare anche il saldo annuale dell’Iva per il 2020 che può essere corrisposto entro i termini previsti per i pagamenti dei Redditi 2021, per il 2020, applicando la maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivo al 16 marzo 2021.

La maggiorazione dello 0,40% è dovuta anche per il pagamento del saldo annuale Iva differito, per ogni mese o frazione di mese successivo al 16 marzo scorso e vanno versati gli interessi dello 0,33% mensile per la rateazione.

Sempre in merito alla maggiorazione dello 0,40% questa non va corrisposta in caso di compensazione di debiti con i crediti dei Redditi 2021, se i crediti superano i debiti. Questo, nemmeno per lo spostamento del saldo Iva dal 16 marzo 2021. Se l’importo a debito del saldo Iva 2020 è invece superiore ai crediti dei Redditi, la maggiorazione dello 0,40% si applica sulla differenza.

Un altro emendamento è dedicato alla pace fiscale e proroga i termini per pagare le rate 2020 della rottamazione-ter, del saldo e stralcio e della definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione attualmente fissati al 2 agosto 2021 (in quanto il 31 luglio è sabato). Sono quattro le scadenze per le rate 2020 della rottamazione ter, vediamole:

  • Il prossimo 2 agosto scadono i termini per il pagamento delle 4 rate della rottamazione ter e della definizione agevolata in scadenza il 28 febbraio 2020 e per le due rate del saldo e stralcio in scadenza il 31 marzo 2020;
  • Il pagamento delle rate della rottamazione ter e della definizione agevolata in scadenza il 31 maggio 2020 slitta al 31 agosto 2021;
  • Viene prorogato al prossimo 30 settembre il termine per il pagamento delle rate della rottamazione ter e della definizione agevolata e per quelle del saldo e stralcio in scadenza il 31 luglio 2020;
  • Slitta al 2 novembre 2021 il termine per il pagamento delle rate della rottamazione ter e della definizione agevolata in scadenza al 30 novembre 2020.

Al 30 novembre sono prorogate le quattro rate della pace fiscale targate 2021 che andranno versate in un’unica soluzione. Per i pagamenti è prevista una tolleranza di cinque giorni.

Tra i differimenti trova posto la rivalutazione di quote e terreni. Il termine del 30 giugno per il versamento della prima o unica rata dell’imposta sostitutiva è stato differito al 15 novembre 2021. La rivalutazione interessa terreni e quote di partecipazione detenuti alla data del 1°gennaio scorso. Il termine del 15 novembre prossimo vale anche per la perizia di stima necessaria ai fini della rivalutazione del prezzo di acquisto.

I contribuenti in debito con lo Stato potranno trascorrere un’estate serena. Infatti, la notifica delle cartelle esattoriali ripartirà dal 1°settembre prossimo. È stata la Lega ad insistere affinché venisse approvato un emendamento che contenesse il rinvio delle notifiche delle cartelle. Per il pagamento delle cartelle sospese si potrà attendere fino al prossimo 30 settembre. In realtà il Carroccio aveva proposto uno slittamento fino alla fine dell’anno, con la ripresa della riscossione a partire dal 1°gennaio 2022. Ma l’intesa raggiunta sospende atti e notifiche per i mesi estivi e rimanda a settembre il pagamento dei debiti.

Un altro emendamento al decreto legge Sostegni-bis, approvato in commissione Bilancio alla Camera, prevede l’esenzione totale da Imu per l’anno 2021 a favore delle persone fisiche titolari di contratti di locazione abitativa che hanno ottenuto un provvedimento di convalida di sfratto per morosità causa Covid-19, con sospensione dello stesso fino a settembre oppure a dicembre 2021. I contribuenti che hanno già pagato l’acconto (scaduto il 16 giugno) avranno diritto al rimborso le cui modalità saranno stabilite da un decreto del Mef da emanare entro 30 giorni dall’approvazione della legge di conversione.

Ugo Cacaci