Il punto Fiscale

La lente sui principali temi del Fisco

Speciale Decreto ‘Cessioni’



Cessione crediti e villette: cambia ancora il calendario del superbonus

Giuseppe Latour e Giovanni Parente

Sole 24 Ore del 31 marzo 2023 pag. 23

Ennesima modifica per il superbonus. La legge di conversione del decreto n. 11/2023 ha cambiato ancora le scadenze del 110%. Passa dal 31 marzo al 30 settembre prossimo il termine entro il quale effettuare gli interventi su abitazioni unifamiliari e unità indipendenti che beneficiano della maxi detrazione. Per le villette resta fermo il requisito di aver un Sal del 30% alla data del 30 settembre 2022. Gli interessati avranno, dunque, altri sei mesi di tempo per effettuare i bonifici. Con la remissione in bonis si potrà effettuare l’opzione per la cessione del credito, in merito alle spese 2022, oltre il termine del 31 marzo. Solo per le spese sostenute lo scorso anno e relative agli interventi agevolati con il 110%, lo sconto fiscale potrà essere ripartito, su opzione del contribuente, in 10 rate annuali di pari importo, anziché in 4. La detrazione potrà essere utilizzata a partire dalla dichiarazione del 2024. L’opzione, irrevocabile, andrà esercitata nella dichiarazione 2024. Qualora la prima rata di detrazione venga indicata nella dichiarazione 2023, non sarà possibile avvalersi di questa opportunità.  

 

Resta lo stop alle cessioni ma deroghe più estese

Giuseppe Latour e Giovanni Parente

Sole  24 Ore del 31 marzo 2023 pag. 24

Nonostante il pressing da molte parti il Parlamento ha confermato lo stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura anche se sono previste alcune eccezioni. Ribadito il divieto di acquisto dei crediti da parte della Pa. Le deroghe interessano Onlus, Iacp, cooperative di abitazione, gli immobili danneggiati dai terremoti e dall’alluvione. Lo stop alle cessioni non produrrà effetti neanche alla riqualificazione urbana e agli interventi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche. L’esigenza di tenere sotto controllo la crescita del deficit ha spinto il Parlamento a riconoscere poche salvaguardie. Ne è riprova il fatto che il decreto legge 11/2023 si appresta ad essere convertito con il blocco di tutte le cessioni e gli sconti in fattura per tutte le tipologie di bonus edilizi. In ambito superbonus si salvano dalla stretta le unifamiliari per le quali sia stata presentata la Cilas prima del 16 febbraio. Per i condomini, invece, sarà decisiva la data della delibera e la Cilas che dovranno essere arrivate prima del 17 febbraio. Per quanto concerne i lavori di demolizione e ricostruzione si guarderà alla data dell’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo che non deve superare il 16 febbraio. Tantissimi i cambiamenti per i lavori diversi dal 110%. 

 

Responsabilità limitabile per tutti

Giorgio Gavelli

Sole  24 Ore del 31 marzo 2023 pag. 24

Per non rispondere in solido con il cedente l’articolo 1 del decreto Cessioni ha previsto una lista di 9 tipologie di documenti che aumentano il grado di certezza a favore di chi acquisisce il credito derivante da bonus edilizi. Gli emendamenti approvati nell’iter di conversione del decreto definiscono meglio la lista prevedendo accanto alla visura ante operam, quella storica dell’immobile e precisando meglio la documentazione necessaria per gli interventi di risparmio energetico, in particolare quelli non rientranti nel superbonus. Si specifica, inoltre, che l’attestazione in merito all’avvenuta osservanza degli obblighi di segnalazione ed astensione previsti dalla disciplina antiriciclaggio non riguarda tutti i soggetti che intervengono nelle cessioni, ma solo coloro che sono ‘controparte’ della cessione. In questo modo viene meno ogni possibile riferimento ai professionisti attestatori e che inviano la comunicazione all’Agenzia. Diventa possibile sostituire la documentazione con una attestazione di possesso da parte del cedente che non riguarderà più solo i correntisti ‘privati’ che acquistavano il credito dalla banca, ma anche tutti i soggetti che avranno come controparte un istituto di credito. 

 

Crediti, Poste pronta a ripartire Cdp apre a soluzione di sistema

Giuseppe Latour e Giovanni Parente

Sole  24 Ore del 31 marzo 2023 pag. 25

Mercato dei crediti. Ieri Poste Italiane ha confermato che è pronta a ripartire. Ancora non sono noti i tempi e il portale di Poste è chiuso ma le prospettive sono incoraggianti. Segnali di cauta apertura anche da Banco Bpm e Crèdit Agricole. Maggiori aperture arrivano, invece, da Cassa depositi e prestiti. L’amministratore delegato, Dario Scannapieco ha sostenuto che sull’ipotesi di un veicolo ponte che sblocchi la situazione dei crediti incagliati ‘per il momento non siamo direttamente coinvolti, ma se c’è una iniziativa di sistema che può dare una mano alla ripresa del Paese siamo disponibili a valutarla’. Si tratta del veicolo finanziario, promosso da Enel X, che nascerà per sbloccare i crediti incagliati. Questa piattaforma dovrebbe consentire di smaltire tutto l’arretrato. L’idea è che le banche continuino a fare il lavoro di due diligence sulla formazione dei crediti di imposta, guidando le procedure di raccolta dei documenti e comunicazione all’Agenzia delle Entrate. In questo modo, agli step successivi arriveranno solo crediti verificati e dotati di tutto il dossier di documenti richiesti per scongiurare la responsabilità solidale.

 

Nessun dubbio: i crediti fiscali saldano anche i debiti contributivi

Lorenzo Lodoli e Benedetto Santacroce

Sole  24 Ore del 31 marzo 2023 pag. 25

È pienamente valida la compensazione orizzontale tra crediti d’imposta e debiti previdenziali. A dirlo un emendamento approvato dalla commissione Finanze di Montecitorio alla legge di conversione del decreto Cessioni. Con questo atto si fornisce una interpretazione autentica del disposto dell’articolo 17, comma 1, Dlgs n. 241/1997 che deve essere interpretato nel senso che la compensazione ivi prevista può avvenire anche tra debiti e crediti nei confronti di enti impositori diversi. Vi rientrano anche i crediti, oggetto di cessione, collegati al Superbonus. Il chiarimento era necessario in quanto c’era stata una anomala interpretazione data da alcuni Tribunali civili – sezione Lavoro (Milano e Brescia) dell’articolo 17 Dlgs n. 241 da cui discenderebbe un divieto di compensazione orizzontale tra debiti previdenziali e crediti fiscali. Tale interpretazione è assai lontana dal dato testuale della norma con la quale si è sempre ribadita tale possibilità. Da anni la compensazione orizzontale tra imposte e contributi è sostenuta anche dalle interpretazioni di prassi, sia previdenziali che fiscali. 

 

Bonus da usare in dieci anni o da convertire in titoli di Stato

Dario Aquaro

Sole 24 Ore del 31 marzo 2023 pag. 25

Sono due le alternative tracciate dai correttivi al decreto Cessioni per consentire nuove valvole di sfogo ai cessionari dei tax credit. La prima prevede la possibilità che i crediti derivanti da cessioni o sconti in fattura (non ancora utilizzati) siano compensati in 10 anni anziché in 4 o 5. Oggi il Dl Aiuti-quater limita questa possibilità alle comunicazioni inviate entro lo scorso 31 ottobre e relative al solo Superbonus. Il Dl 11/2023 estenderà questa chance alle opzioni di cessione o sconto comunicate entro il 31 marzo 2023 e relative anche al sismabonus e al bonus barriere architettoniche. Per estendere il tax credit in 10 anni occorre che il fornitore o l’acquirente del credito trasmettano una comunicazione alle Entrate. La seconda alternativa interessa solo alcuni soggetti come banche e intermediari finanziari che potranno usare i crediti legati a lavori da Superbonus per sottoscrivere emissioni di BTp con scadenza non inferiore a 10 anni. Per evitare effetti negativi sulla finanza pubblica i BTp saranno frutto di emissione ordinaria e non straordinaria. 

 

Edilizia libera, una dichiarazione salva cessioni e sconti in fattura

Luca De Stefani

Sole 24 Ore del 31 marzo 2023 pag. 26

Per tutti i lavori in edilizia libera, diversi dal Superbonus, sono salvi gli sconti in fattura e le cessioni dei crediti, a patto che gli interventi siano iniziati prima del 17 febbraio 2023 o che vi sia un accordo vincolante tra le parti (contribuente ed impresa) entro il 16 febbraio. A prevederlo è la legge di conversione del Dl n. 11/2023, meglio noto come decreto Cessioni. Come anticipato, per i lavori per i quali non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo, non trova applicazione lo stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura se entro lo scorso 16 febbraio erano alternativamente: iniziati già i lavori o, nel caso di interventi non ancora iniziati, se era già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori. In entrambe le ipotesi, se non erano già stati versati acconti prima del 17 febbraio 2023, è necessario attestare che l’avvio dei lavori o la stipula dell’accordo vincolante siano avvenuti prima di questa data. Per l’attestazione fa fede la dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio.

 

 

Bonus acquisti basato sulla data di richiesta del titolo in Comune

Giorgio Gavelli

Sole 24 Ore del 31 marzo 2023 pag. 26

Si estende la possibilità di cessione per il sismabonus acquisti e si alleggerisce lo stop alle cessioni dei crediti e allo sconto in fattura imposto dal decreto Cessioni per gli acquirenti di immobili, nei casi in cui la detrazione non è collegata direttamente alla spesa ma è calcolata sul costo di acquisto dell’unità immobiliare. Il blocco ai trasferimenti dei bonus è stato particolarmente criticato nella parte in cui impedisce il passaggio in caso di bonus acquisti ristrutturazioni e di sismabonus acquisti, in tutti i casi in cui al 16 febbraio scorso non risultasse già regolarmente registrato il contratto preliminare ovvero stipulato il contratto definitivo di compravendita. La prima criticità riscontrata è che la disposizione non tiene conto dei 30 giorni a disposizione per registrare l’atto, una volta sottoscritto. Inoltre, non considera che le decisioni di acquisto arrivano al termine di un lungo periodo. La stessa norma prevede che il rogito debba avvenire entro 18 mesi per il bonus ristrutturazioni e 30 mesi per il sismabonus acquisti. La norma dimentica anche l’agevolazione legata all’acquisto di autorimesse o posti auto pertinenziali. Il legislatore ha così deciso di riscrivere la norma prevedendo il venir meno del blocco alle cessioni e allo sconto in tutti i casi in cui al 16 febbraio risultava presentata la richiesta di titolo abilitativo per l’esecuzione dei lavori edilizi.