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Superbonus all’80% per il settore turistico-ricettivo



30 ottobre 2021 – Ore 12:55
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Il settore turistico-alberghiero è tra quelli che maggiormente ha risentito della crisi causata dalla pandemia ed i sostegni ricevuti dal Governo non sono certamente bastati per compensare i mancati incassi. Le associazioni di rappresentanza del settore hanno sollecitato provvedimenti che favorissero la ripresa. In particolare Bernabò Bocca, presidente di Federalbeghi, ha chiesto di estendere il Superbonus anche alle imprese del turismo.

Ora l’Esecutivo mostra attenzione e presenza, attraverso un provvedimento che può costituire un trampolino di rilancio per tutta la filiera della ricezione.

Il Consiglio dei ministri, infatti, nella seduta dello scorso 27 ottobre, ha approvato un decreto legge che contiene disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e stanzia 2,4 miliardi per stimolare il turismo di cui 1,7 miliardi a favore della riqualificazione e dell’efficientamento energetico delle strutture turistico-ricettive.

Tra gli obiettivi del decreto figura la necessità di istituire un fondo per consentire il finanziamento di progetti di turismo sostenibile e l’istituzione, nell’ambito del fondo di garanzia per le PMI, di una sezione speciale dedicata al turismo.

Proprio al fine di sostenere la nascita e il consolidamento delle PMI turistiche sarà favorita la concessione di garanzie agli under 35 intenzionati ad avviare un’attività ricettiva. La dotazione complessiva ammonta a 358 milioni di euro fino al 2025 di cui 100 milioni di euro per il 2021, 58 milioni per il 2022, 100 per il 2023 e 50 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025.

Di sicuro interesse è la misura che riconosce un credito d’imposta dell’80% per gli interventi di efficientamento energetico, di messa in sicurezza antisismica e per l’eliminazione di barriere architettoniche. Ma non basta, perché gli incentivi possono essere utilizzati anche per la progettazione dei lavori, la digitalizzazione delle strutture ricettive, per la realizzazione delle piscine termali e, naturalmente, per gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. A disposizione ci sono 500 milioni di euro spalmati in quattro anni (dal 2022 al 2025).

Il c.d. Superbonus alberghi investe tutte le strutture ricettive del comparto turistico come hotel, agriturismi e villaggi turistici, ma si estende anche al turismo ricreativo, fieristico, congressuale, termale, ai porti turistici, ai parchi tematici e agli stabilimenti balneari. Sono comprese le strutture ricettive all’aria aperta come i campeggi.

La detrazione d’imposta all’80% può essere utilizzata per tutti gli interventi di miglioramento e adeguamento strutturale che si effettueranno successivamente alla data di entrata in vigore del decreto legge in argomento, ma sono agevolabili anche i lavori in corso, ossia quelli ancora non terminati.

Gli operatori turistici interessati ai Superbonus e al contributo a fondo perduto devono tuttavia prestare attenzione al fatto che il meccanismo di erogazione degli aiuti tiene conto dell’ordine cronologico di invio delle domande. Sarà il Ministero del Turismo a pubblicare, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, un avviso sull’erogazione degli incentivi.

La presentazione delle istanze avverrà in modalità telematica. Gli interessati dovranno dichiarare di possedere i requisiti che consentono di accedere al Superbonus alberghi. Effettuate le verifiche, l’elenco degli ammessi sarà trasmesso all’Amministrazione finanziaria. L’erogazione degli incentivi avverrà fino ad esaurimento delle risorse disponibili che, come anticipato, ammontano a 500 milioni di euro.

Sempre in merito al Superbonus alberghi il decreto precisa che l’agevolazione è incompatibile con gli altri bonus edilizi o aiuti. Inoltre, il credito d’imposta all’80% potrà essere utilizzato in compensazione o ceduto a terzi, comprese banche e intermediari finanziari.

Prevista anche l’istituzione di un fondo rotativo imprese di 180 milioni per sostenere interventi di riqualificazione di maggiori dimensioni. Tale fondo contempla la concessione di contributi a fondo perduto fino al 35% della spesa per gli interventi di efficientamento energetico, sostenibilità ambientale e innovazione digitale di importo non inferiore a 500 mila euro e non superiore a 10 milioni da realizzarsi entro il 2025. Sono ammissibili spese ed interventi alternativi al Superbonus e al fondo perduto. Il decreto tratta anche la concessione di finanziamenti agevolati rimborsabili in 15 anni.

Al fondo rotativo della Cassa depositi e prestiti fa compagnia un altro fondo che vanta una dote pari a 500 milioni di euro per facilitare e potenziare lo sviluppo di nuovi itinerari pedonali turistico-culturali, compreso il ripristino delle linee ferroviarie storiche.

Oltre al credito d’imposta dell’80% il decreto legge prevede anche il riconoscimento di contributi a fondo perduto da 40 mila euro che possono arrivare a 100 mila euro per la digitalizzazione e l’innovazione di strutture gestite da imprenditrici e cooperative come le imprese costituite da giovani under 35 e quelle ubicate al Sud. Nello specifico, ai 40 mila iniziali si potranno aggiungere altri 30 mila euro per i costi di digitalizzazione e innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15% del totale. Come anticipato qualora la società sia costituita da giovani o donne sono a disposizione altri 20 mila euro. Infine altri 10 mila euro per le imprese con sede nel Mezzogiorno. Le imprese turistiche in possesso dei requisiti appena descritti possono arrivare a 100 mila euro di contributi che saranno erogati al termine dei lavori con un anticipo, su richiesta, fino al 30% dell’importo complessivo. In ogni caso è vietato superare il tetto del 50% dei costi totali di investimento.

È ammessa la cumulabilità degli aiuti, ossia del credito d’imposta e dei contributi a fondo perduto, ma non sarà possibile superare i costi effettivamente sostenuti.

Per le spese non coperte dagli aiuti le strutture turistiche possono usufruire del finanziamento a tasso agevolato a patto che almeno la metà dei costi sostenuti riguardino interventi di riqualificazione energetica.

A favore di agenzie di viaggio e tour operator il decreto legge assegna 98 milioni di euro per un credito d’imposta fino a 25 mila euro, pari al 50% della spesa, finalizzati alle attività di sviluppo digitale. Tale agevolazione riguarderà un solo periodo d’imposta nel quadriennio 2021-2024.

Ugo Cacaci

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