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Tax credit librerie: prorogato al 30 ottobre il termine per la presentazione delle domande



Il Ministero dei Beni culturali, con un comunicato del 22 ottobre 2020, ha reso noto di aver prorogato il termine di scadenza per la presentazione delle domande relative al tax credit librerie. L’istanza volta al riconoscimento del credito d’imposta, riferita all’anno 2019, può essere presentata dalle ore 12:00 del 24 settembre 2020 e fino al nuovo termine di scadenza prorogato al 30 ottobre 2020, alle ore 12.00. Dunque, il Ministero concede una settimana di tempo in più rispetto alla scadenza del 23 ottobre 2020. Tutti gli interessati sono invitati ad attivarsi al fine di perfezionare la domanda con la procedura online attraverso il portale taxcredit.librari.beniculturali.it/sportello-domande/.
Il comunicato precisa inoltre che gli utenti che hanno già presentato istanza o effettuato l’accesso al portale lo scorso anno, sono tenuti comunque ad effettuare una nuova registrazione.

Il bonus librerie interessa gli esercenti attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio in esercizi specializzati con codice ATECO principale 47.61 o 47.79.1.
Il credito d’imposta per le librerie è stato introdotto, a decorrere dal 2018, dalla legge n. 205 del 27 dicembre 2017 la quale ha previsto una serie di requisiti. Infatti per essere ammessi al bonus è necessario che gli esercenti abbiano la sede legale nello Spazio Economico Europeo e siano soggetti a tassazione in Italia in quanto ivi residenti. È necessario, inoltre, che i titolari di librerie abbiano maturato, nel corso dell’esercizio finanziario precedente, ricavi derivanti dalle vendite di libri, pari ad almeno il 70% dei ricavi complessivamente dichiarati. Tale soglia va riferita al totale dei ricavi derivanti da cessione di libri sia nuovi che usati.

L’agevolazione prevede un tetto massimo che ammonta a 20mila euro per gli esercenti di librerie che non risultano annoverate in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite. Tale limite scende a 10mila euro per gli altri esercenti. La misura del contributo va comunque parametrata, con riferimento al singolo punto vendita di libri, tenendo conto dei costi sostenuti l’anno precedente a quello della richiesta per Imu, Tasi, Tari, imposta sulla pubblicità, tassa per l’occupazione del suolo pubblico, spese di locazione, di mutuo e contributi previdenziali e assistenziali per i dipendenti. Sono invece esclusi i contributi previdenziali Inps corrisposti dai soci e quelli obbligatori per i titolari di librerie.
Scaduti i termini per la presentazione delle istanze il Mibact, entro 30 giorni, comunicherà ai soggetti interessati, in possesso dei requisiti di legge, il riconoscimento del credito d’imposta.

Ugo Cacaci