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Via libera al Decreto legge Sostegni – Aiuti ad imprese, lavoratori, famiglie, salute, scuola ed enti locali



20 marzo 2021 – ore 17. 15
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Ieri il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legge Sostegni che contiene i nuovi aiuti all’economia. La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale è attesa per l’inizio della prossima settimana. Complessivamente il testo conferma i provvedimenti già noti e non differisce molto dall’impianto predisposto dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri del secondo governo Conte.
Il decreto può contare sui 32 miliardi di euro dell’ultimo scostamento di bilancio approvato dal Parlamento. Come ha detto ieri il premier, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa che si è svolta a seguito del Consiglio dei Ministri, si tratta di una ‘risposta parziale’, di un ‘primo passo’ ma ‘significativa e molto consistente alle povertà e al bisogno che hanno le imprese e i lavoratori’.
Draghi ha confermato che il decreto Sostegni non sarà l’unico provvedimento di aiuti; infatti con il Documento di economia e finanza di aprile arriverà la richiesta di un nuovo deficit. Di cifre non ha parlato, ma tutto dipenderà dall’andamento della pandemia a cui è strettamente connessa l’economia.

Tornando al decreto Sostegni possiamo distinguere le misure ivi contenute in sei macro aree:

  • misure fiscali
  • provvedimenti per imprese e professionisti
  • indennità a vantaggio dei lavoratori e misure di contrasto alla povertà
  • sostegni al piano vaccinale e per il sistema sanitario
  • nuovi fondi per scuola, università e ricerca
  • risorse a favore degli enti locali come misure di ristoro delle minori entrate

Sul versante fiscale il decreto prevede la cancellazione delle cartelle esattoriali fino a 5 mila euro relative al periodo 2000-2010 per i soggetti con reddito fino a 30 mila euro. Definizione agevolata degli avvisi bonari sui periodi di imposta 2017 e 2018 per i contribuenti che hanno subìto un calo del volume d’affari del 30% rispetto al 2019. Prorogata fino al 30 aprile 2021 la sospensione delle attività di riscossione coattiva.

È bene evidenziare che tutto il sistema di aiuti si integra con le modifiche al Temporary Framework, su cui il decreto allinea la normativa interna alle regole comunitarie. Due le novità principali: sale da 800 mila euro a 1,8 milioni il limite generale e arriva a 10 milioni per i contributi a copertura dei costi fissi. I calcoli, inoltre, riguarderanno la singola impresa e non il gruppo.

Naturalmente il piano ristori costituisce l’elemento caratterizzante il decreto. Ammontano ad 11 miliardi di euro gli stanziamenti a favore di circa 3 milioni di imprese e partite Iva che, in media, riceveranno 3.700 euro a testa a fondo perduto. Per accedere a tali contributi imprese e professionisti devono dimostrare che nel 2020 hanno perso almeno il 30% del fatturato medio mensile rispetto al 2019. La percentuale di rimborsi va dal 60 al 20% in funzione del fatturato d’impresa fino ad un tetto di 10 milioni di euro. Per professionisti e lavoratori autonomi ci sono circa 1,5 miliardi di euro. A favore del turismo ‘bianco’, invece, sono stati stanziati 700 milioni di cui 490 agli impianti di risalita e il resto ai Comuni dei comprensori sciistici colpiti dalla crisi Covid. Una quota è destinata anche ai maestri di sci.

Per quanto concerne gli indennizzi a favore di imprese e professionisti il decreto elimina il riferimento ai codici ATECO e innalza da 5 a 10 milioni di euro la soglia massima di fatturato dei soggetti beneficiari. Gli aiuti, a cui potranno accedere anche le start up, saranno compresi fra un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche, 2.000 euro per le società e un massimo di 150 mila euro per beneficiario.

Sul versante lavoro i sostegni ammontano a circa 8 miliardi di euro tra Cassa integrazione, indennità speciali per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e sportivi e rifinanziamento del Fondo occupazione per i lavoratori dell’Ilva.
Viene prorogata, fino al 30 giugno 2021, la Cassa integrazione ordinaria senza contributi addizionali; fino al 31 dicembre 2021, invece, la Cassa integrazione in deroga e l’assegno ordinario legati all’emergenza Covid-19. Per il settore agricolo prevista la proroga della cassa integrazione salariale per un massimo di 120 giorni fino al 31 dicembre 2021.

A tutela dei lavoratori il decreto legge Sostegni proroga il blocco dei licenziamenti:

  • fino al 30 giugno 2021 per i lavoratori delle aziende che dispongono di CIG ordinaria e CIG straordinaria (industria e agricoltura)
  • fino al 31 ottobre 2021 per i lavoratori delle aziende coperte da strumenti in deroga (soprattutto terziario)

Per il contrasto della povertà il Governo rifinanzia con 1 miliardo di euro il reddito di cittadinanza; 1,5 miliardi sono dedicati al reddito di emergenza, con tre nuove mensilità, da marzo a maggio che vanno dai 400 agli 800 euro, a seconda dei componenti. Potranno accedere al Rem anche i lavoratori che hanno finito i sussidi di disoccupazione Naspi e Discoll tra il 1°luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 e che non lavorano. Previsto un fondo a favore dei lavoratori fragili.

Aumenta di 1,5 miliardi il Fondo per l’esonero dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti che nel 2020 hanno subìto un calo del reddito superiore al 33% rispetto al 2019. Ulteriori sostegni interessano i settori particolarmente colpiti dalla pandemia da Covid-19 come fiere, congressi, matrimoni, cultura e spettacolo, mostre e musei. Aiuti anche alle filiere dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura.

Per il finanziamento del piano vaccinale e per il sistema sanitario il Governo ha stanziato circa 5 miliardi di euro che serviranno per acquistare i vaccini e i farmaci anti-Covid, per la logistica della campagna vaccinale, per la produzione di vaccini in Italia e, infine, per i Covid hospital.

Per scuola, università e ricerca il decreto mette a disposizione 150 milioni di euro aggiuntivi per lo svolgimento di attività extra-curriculari al fine di favorire il recupero delle competenze di base e promuovere la socialità dei giovani. Il Fondo per il funzionamento delle scuole e per il potenziamento della didattica a distanza (dad) viene incrementato con 150 milioni di euro. Nuovi stanziamenti anche per il Fondo per le esigenze emergenziali del sistema dell’università, delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e degli enti di ricerca.

Il decreto interviene anche sul versante degli enti locali. Il Governo incrementa le risorse per il ristoro delle minori entrate con 260 milioni a favore delle Autonomie speciali e 1 miliardo per gli enti territoriali. Previsto un ristoro di 250 milioni di euro per i minori incassi derivanti dall’imposta di soggiorno. Trova posto, inoltre, il rimborso delle spese sostenute dalle Regioni, nel 2020, per l’acquisto di DPI e di beni sanitari. Slittano dal 31 marzo al 30 aprile i termini per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali. Per il trasporto pubblico locale il decreto stanzia 800 milioni di euro.

a cura di Ugo Cacaci