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Via libera al Decreto legge Sostegni-bis – 15,4 miliardi i nuovi contributi a fondo perduto



22 maggio 2021 – ore 11:00
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Giovedì scorso il Consiglio dei ministri ha approvato l’atteso decreto legge Sostegni-bis che porta una dote di 40 miliardi di euro a favore di imprese, lavoratori, famiglie, salute e territorio. Questo, grazie all’ultimo scostamento di bilancio autorizzato dal Parlamento per intensificare gli aiuti a favore delle categorie economiche colpite dalla pandemia, contenere il disagio sociale e contrastare la diffusione del contagio puntando sulla prevenzione e sulla campagna vaccinale.

Sono sette le aree d’intervento del decreto: sostegno alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi fissi; accesso al credito e liquidità delle imprese; tutela della salute; lavoro e politiche sociali; sostegno agli enti territoriali; giovani, scuola e ricerca; misure di carattere settoriale.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione del decreto il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha tenuto a precisare quanto la misura sia diversa dai precedenti provvedimenti di aiuto perché ‘guarda al futuro, guarda al Paese che si riapre ma al tempo stesso non lascia indietro nessuno. Assiste e aiuta’.

Da un’analisi dettagliata del testo emerge lo sforzo del Governo nel sostenere le imprese, i lavoratori e le fasce più deboli della popolazione. 17 miliardi sono destinati, infatti, ad imprese e professionisti; 9 per l’accesso al credito; 4 ai lavoratori e ai cittadini più in difficoltà. Il decreto, inoltre, non dimentica le nuove partite Iva in precedenza escluse dagli aiuti di Stato.

Consapevoli dell’importanza che rivestono i contributi a fondo perduto in questo particolare momento, dedichiamo al tema il primo articolo del decreto legge Sostegni-bis anche alla luce delle novità introdotte dal provvedimento. Come ha detto il premier ‘è la prima volta che accanto al criterio del fatturato si usa anche l’utile’.

Dei 17 miliardi destinati, come detto, ad imprese e lavoratori 15,4 costituiscono lo stanziamento complessivo dei nuovi contributi a fondo perduto. Questa volta l’Esecutivo ha voluto estendere la platea dei beneficiari al fine di fornire un ristoro maggiormente in linea con la crisi provocata dalla pandemia ed essere di sostegno agli operatori economici. Il nuovo pacchetto di aiuti è così articolato:

  • 8 miliardi di euro per la replica dei contributi automatici a fondo perduto sulla base della perdita di almeno il 30% del fatturato tra il 2019 e il 2020;
  • 3,4 miliardi a favore di chi, in alternativa, vorrà optare per il nuovo calcolo del calo dei ricavi, ovvero un sistema basato sul calo medio mensile del fatturato nel periodo compreso tra il 1°aprile 2020 e il 31 marzo 2021 rispetto allo stesso periodo 2019-2020;
  • il decreto prevede poi lo stanziamento di 4 miliardi di euro al fine di istituire un fondo di perequazione per garantire un conguaglio di fine anno sulla base dei risultati di esercizio e non del fatturato. Il contributo sarà assegnato alla luce del peggioramento del risultato economico d’esercizio e terrà conto dei ristori e dei sostegni già percepiti;

La bozza del decreto riconosce un ulteriore contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di partita Iva che svolgono attività d’impresa, arte o professione, naturalmente con posizione attiva alla data di entrata in vigore del Sostegni-bis. Parimenti incentivati coloro che hanno presentato domanda ed ottenuto gli aiuti del decreto legge n. 41/2021 (Dl Sostegni). In questo caso sarà possibile ottenere l’eventuale maggior valore del contributo alternativo e da quest’ultimo verranno scomputate le somme già riconosciute dall’Amministrazione finanziaria.

Il contributo a fondo perduto del decreto Sostegni-bis è rivolto alle Partite Iva stabilite nel territorio dello Stato che nel secondo periodo d’imposta precedente a quello di entrata in vigore del presente decreto non abbiano registrato ricavi superiori a 10 milioni di euro e che abbiano subìto una perdita di fatturato medio mensile di almeno il 30% nel periodo compreso dal 1°aprile 2020 al 31 marzo 2021 rispetto all’analogo periodo 2019 – 2020.

Prevista l’istituzione di un fondo da 100 milioni per il 2021 a favore delle attività economiche che per le misure di contrasto alla pandemia sono rimaste chiuse per almeno quattro mesi nel periodo che va dal 1°gennaio 2021 e la data di conversione del decreto Sostegni-bis. Spetterà al Ministero dello Sviluppo economico determinare la platea e lo stanziamento come pure le modalità di erogazione degli aiuti.

Ugo Cacaci