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Via libera alla modifica e all’invio della dichiarazione Iva precompilata



Dal 15 febbraio 2024 imprese e professionisti possono modificare o integrare la dichiarazione Iva precompilata e poi inviarla versando l’eventuale imposta. Interessati i soggetti passivi residenti e stabiliti in Italia che effettuano la liquidazione trimestrale. Escluse le categorie per le quali sono previsti regimi speciali ai fini Iva. 

16 febbraio 2024 – Ore 17:00

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Precompilata Iva 2024. Da ieri, 15 febbraio 2024, professionisti e imprese hanno la possibilità di modificare o integrare i quadri del proprio modello o di aggiungerne altri non precompilati e successivamente di inviare la dichiarazione e versare l’eventuale imposta. In alternativa gli operatori interessati possono stampare l’F24 precompilato e versare l’imposta prevista con le modalità ordinarie. 

L’Agenzia delle Entrate prosegue la sperimentazione avviata lo scorso anno che mette a disposizione degli operatori la bozza della dichiarazione elaborata dal Fisco con i dati delle fatture elettroniche, dei corrispettivi telematici e delle comunicazioni relative alle operazioni transfrontaliere. 

Da lunedì scorso, ovvero dal 12 febbraio 2024, circa 2,4 milioni tra professionisti e imprese hanno potuto visualizzare il proprio modello 2024 sul portale ‘Fatture e corrispettivi’ e valutare la correttezza dei dati inseriti nei vari campi da parte dell’Agenzia delle Entrate. 

Gli interessati sono costituiti, in particolare, da soggetti passivi residenti e stabiliti in Italia che effettuano la liquidazione trimestrale. Sono escluse le categorie per le quali sono previsti regimi speciali ai fini Iva come, ad esempio, le agenzie di viaggio e i soggetti attivi nel campo dell’editoria. Inclusi, invece, i produttori agricoli e gli agriturismi. 

Nel corso del 2023 sono state introdotte novità con nuove funzionalità sui registri Iva precompilati per consentire l’indicazione di ulteriori dati utili ad elaborare in modo più preciso il modello Iva precompilato. Nuovi campi consentono, ad esempio, di indicare le percentuali di compensazione applicate alla cessione dei prodotti per le imprese che adottano il regime speciale dell’agricoltura e di specificare, nei casi di splafonamento, se l’Iva è stata versata con il modello F24. Altri ritocchi interessano, invece, le operazioni effettuate dallo scorso 1°gennaio: i destinatari dei documenti Iva precompilati e i loro intermediari potranno scaricare le bozze dei registri Iva mensili; i prospetti riepilogativi su base mensile e trimestrale; le bozze delle comunicazioni delle LIPE e la bozza della dichiarazione Iva annuale.