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Illegittimo l’accesso a Internet con servizi discriminati

Prima interpretazione dei giudici europei del regolamento sulla neutralità della Rete. Con la sentenza depositata ieri nelle cause riunite C-807/18 e C-39/19, la Corte Ue si pronuncia sulla vendita di pacchetti di accesso a Internet e lo fa con una propria interpretazione sul regolamento 2015/2120. Secondo i giudici unionali, gli obblighi di protezione dei diritti degli utenti di Internet e di trattamento non discriminatorio del traffico impediscono la condotta di un fornitore che privilegia alcune applicazioni e alcuni servizi, attraverso pacchetti che consentono solo a queste applicazioni e servizi di beneficiare di una ‘tariffa zero’ e che assoggettano l’utilizzo delle altre applicazioni e degli altri servizi a misure di blocco o di rallentamento. Il caso approdato alla Corte Ue è relativo alla società Telenor, con sede in Ungheria. Tra i servizi proposti ci sono due pacchetti di accesso a ‘tariffa zero’ grazie ai quali il traffico dati generato da alcuni servizi non è conteggiato nel consumo del volume di dati acquistato dai clienti.


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