Assegnazione dei beni ai soci: sulle riserve i nodi contabili
Come previsto dalla manovra 2023, entro fine settembre le società hanno la possibilità di assegnare ai soci beni immobili diversi da quelli strumentali per destinazione e beni mobili iscritti in pubblici registri. L’opzione interessa perché il carico fiscale è molto più leggero ma ci sono perplessità di natura contabile perché nei principi contabili nazionali non ci sono indicazioni in merito ed è complesso procedere in via analogica, tenendo conto delle previsioni dettate per ‘casi simili’ o ricorrendo alle finalità e ai postulati di bilancio. Il tema è maggiormente sentito presso le società in contabilità ordinaria, in quanto chi adotta la contabilità semplificata può limitare la propria attenzione agli aspetti puramente fiscali. L’Agenzia ha sostenuto che è possibile fruire della disciplina agevolativa in esame se vi siano riserve disponibili di utili e/o di capitale almeno pari al valore contabile attribuito al bene in sede di assegnazione.