Reato di maltrattamenti configurabile anche se il licenziamento è legittimo
La Cassazione penale, con la sentenza n. 38306/2023, ha sostenuto che il reato di maltrattamenti verso il lavoratore può sussistere anche in presenza di atti validi – come un licenziamento – in quanto la semplice regolarità formale di un atto come il recesso dal rapporto di lavoro non è sufficiente ad escludere che sussistano condotte che integrano il reato. I giudici di legittimità hanno annullato la sentenza della Corte d’Appello di Perugia che aveva concluso una vicenda molto conflittuale. Nel caso analizzato la titolare di una parrucchieria era stata condannata in primo grado per maltrattamenti fisici e morali nei confronti di una dipendente, aggravati dalla condizione di gravidanza della lavoratrice. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Il licenziamento legittimo non incide sul mobbing’ – pag. 30)