Sanatoria delle criptoattività: test preventivo di convenienza
Sanatoria delle criptoattività: sono molte le perplessità. Soffermandoci soltanto sulle violazioni riferite al monitoraggio fiscale, si ricorda che la regolarizzazione comporta il pagamento di una penalità ridotta dello 0,5% ‘per ciascun anno del valore delle attività non dichiarate’. Ma quali sarebbero le penalità ordinarie in presenza di criptovalute non dichiarate? Il Dl 167/1990 àncora le sanzioni all’elemento territoriale. Nel caso di specie, però, si è in presenza di fenomeni a-territoriali, che non risultano disciplinati sotto il profilo sanzionatorio nemmeno dopo la manovra 2023. Qualora si applicassero le regole alla lettera, in presenza di cripto attività non dichiarate per più anni, non è detto che la sanatoria prevista dalla legge di Bilancio 2023 sia poi così conveniente. Senza contare poi che in futuro, con la riforma, le sanzioni da quadro RW verranno certamente abbassate e che l’obbligo di legge per dichiararle decorre soltanto dal 2023.