Abuso del diritto, il Fisco rimette in discussione il risparmio d’imposta
Con la risposta a interpello 456/2023 torna sotto esame il risparmio d’imposta. Per le Entrate le soluzioni prospettate dal contribuente sarebbero scelte di per sé legittime ma, considerate nel loro insieme, determinerebbero un risultato complessivo in contrasto con la ratio o con i principi dell’ordinamento. Si realizzerebbe, in sostanza, un abuso del diritto. In particolare, la scelta di applicare il valore catastale in luogo del valore normale ai fini della determinazione della plusvalenza da trasformare risulterebbe effettuata al precipuo fine di ridurre il carico fiscale dell’intera operazione, considerata l’immediata irrilevanza fiscale della plusvalenza realizzata dalla società semplice in occasione della programmata cessione dell’immobile per effetto dell’art. 67, comma 1, lett. b) del Tuir. Inoltre, le tre alternative agevolate devono portare a risultati paragonabili.