Assegno unico, da gennaio 2024 quota massima verso i 200 euro
Come previsto dal Dlgs 230/2021 l’assegno unico destinato ai genitori ogni anno va adeguato al costo della vita e correlato all’andamento dell’inflazione. Oggi l’importo minimo ammonta a circa 54 euro al mese, quello massimo è invece pari a 189, 20 euro, naturalmente a figlio. La manovra dello scorso anno ha previsto che per i figli di età inferiore a un anno e per le famiglie con 3 o più figli fino al terzo anno di ciascun figlio scatta un’ulteriore maggiorazione del 50% che porta l’assegno massimo a 262,5 euro al mese. Occorre, tuttavia, che l’Isee non superi i 40 mila euro. A causa dell’inflazione del 2023 gli importi verranno ritoccati all’insù. Lo scorso anno l’aumento è stato dell’8,1%. Il nuovo tasso di rivalutazione, che scatterà da gennaio, ancora non è noto. Generalmente l’Istat lo comunica a gennaio, ma non dovrebbe essere dissimile alla percentuale di variazione definita per il calcolo della perequazione delle pensioni. Il decreto del Mef del 27 novembre scorso ha determinato questo incremento al 5,4% a partire dal 1°gennaio 2024.