Omessi versamenti di ritenute e Iva, la rateazione evita la soglia penale
Dallo schema di decreto legislativo di riforma delle sanzioni, attuativo della legge delega fiscale, emerge che diventano meno onerose le sanzioni conseguenti ai ritardi e agli omessi versamenti delle imposte. In base alla bozza del nuovo decreto, in futuro le sanzioni ordinarie saranno: 25% di quanto non versato o versato in ritardo oltre i 90 giorni dall’ordinaria scadenza; 12,5% per i ritardi superiori a 90 giorni; 0,83% per ogni giorno di ritardo fino al quindicesimo giorno. Lo schema di decreto prevede l’applicazione delle nuove sanzioni ridotte agli illeciti commessi dal 30 aprile e non modifica le attuali percentuali di abbattimento delle sanzioni in caso di ravvedimento operoso. Percentuali che resteranno le medesime, ma riferire a sanzioni ridotte. Le novità posticipano di oltre un anno le scadenze per le sanzioni penali fissandole per i delitti di omesso versamento delle ritenute certificate e dell’Iva al 31 dicembre dell’anno successivo a quello di presentazione delle relative dichiarazioni annuali.