Contratti, nel 2016/2027 aggancio ai prezzi ma enti territoriali e scuola restano indietro
Nel triennio 2022/24, i rinnovi contrattuali del pubblico impiego sono stati inferiori all’inflazione, creando tensione con i sindacati. La manovra ha garantito fondi per i futuri aumenti, ma scuola ed enti locali restano penalizzati, aumentando il differenziale con altri comparti. Il Rapporto Aran mostra come nel settore privato ci sia stato un recupero salariale (+3,9%), mentre nel pubblico gli aumenti sono stati minimi (+0,1%). Nel 2022/24, i 10,8 miliardi di euro stanziati hanno portato incrementi del 6-7,3%, contro un’inflazione del 15,4%. Dal 2016 al 2027, la crescita salariale nei ministeri e nella sanità sembra quasi compensare l’inflazione, mentre istruzione ed enti locali restano indietro. Il divario è accentuato da un aumento percentuale uguale per tutti, penalizzando chi parte da un livello retributivo più basso, e da risorse extracontrattuali destinate solo a determinati settori. Gli enti locali, privi di fondi aggiuntivi, rischiano di svuotarsi.