Tra i capi del personale spopola la lente dell’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale e più in generale l’adozione di nuove tecnologie, si smarca da fine e diventa mezzo nel ridisegnare le politiche a sostegno delle persone. È quanto emerge dalla nuova fotografia scattata dall’osservatorio Zucchetti Hr 2025, che ha intervistato oltre 1.200 persone legate alla gestione del personale di grandi e piccole imprese. Le priorità degli investimenti si concentrano sull’automazione dei processi, seguita dalla comunicazione interna, benessere, formazione e recruiting. Il 70% degli operatori Hr prevede cambiamenti concreti dovuti all’IA, già usata per analisi CV e selezione. Le tecnologie devono potenziare l’uomo, non sostituirlo, favorendo scelte più rapide e consapevoli. Le Pmi, pur consapevoli del potenziale, sono ancora poco proattive. La funzione Hr si evolve in chiave strategica, guida l’innovazione e promuove modelli flessibili e centrati sulla persona. Crescono le collaborazioni con scuole e università e i servizi di welfare aziendale, come fringe benefit e anticipi stipendiali. La sfida maggiore sarà trattenere i talenti, soprattutto in relazione alla Generazione Z. Le risorse umane diventano oggi protagoniste di un cambiamento epocale.