Arresto in flagranza e pene più alte per le aggressioni a presidi e docenti
Il Consiglio dei ministri di oggi discute un pacchetto di misure, di cui quattro interessano il mondo della scuola. Due disegni di legge prevedono: l’obbligo del consenso informato delle famiglie per ogni attività scolastica legata all’educazione sessuale e l’inasprimento delle sanzioni contro chi aggredisce il personale scolastico, incluso l’arresto obbligatorio in flagranza. I due Dpr attuano la legge 150/2024 su condotta e valutazione: ampliano i casi di sospensione degli studenti includendo atti violenti verso docenti e compagni. Per sospensioni brevi (fino a 2 giorni), si prevedono attività di riflessione, per quelle più lunghe (fino a 15 giorni), attività di cittadinanza attiva. Il voto in condotta si riferisce all’intero anno e può influire sull’ammissione alla classe successiva. Con un voto inferiore a sei si rischia la bocciatura, anche in presenza di buoni risultati scolastici. Le nuove norme puntano a rafforzare disciplina e sicurezza nelle scuole.