Affrancamento con le pinze
Non tutte le imprese traggono vantaggio dall’affrancamento dei saldi attivi di rivalutazione e delle riserve in sospensione di imposta. L’imposta sostitutiva del 10% è sicuramente più vantaggiosa rispetto all’aliquota ordinaria del 24%. Tuttavia, nonostante questo vantaggio generale, ogni impresa deve valutare attentamente la propria situazione, poiché in determinate circostanze potrebbe essere più conveniente mantenere lo stato di sospensione sui saldi e sulle riserve. La maggiore attenzione va prestata sicuramente sui saldi attivi derivanti dalle numerose norme di rivalutazione dei beni aziendali che si sono susseguite negli ultimi due decenni. Non si tratta, però, di ‘sospensioni di imposta’ e quindi non possono essere affrancate le riserve iscritte a seguito di rivalutazioni con rilevanza esclusivamente civilistica. La normativa non specifica quali saldi attivi di rivalutazione, riserve e fondi in sospensione d’imposta possano essere affrancati. Però si può dedurre l’ambito oggettivo considerando le singole disposizioni che hanno portato all’iscrizione di tali voci nel patrimonio netto delle società.