730, occhio agli interessi passivi
L’errata indicazione degli interessi passivi nella precompilata e nel modello Redditi manda in tilt il corretto calcolo dell’ammontare del trattamento integrativo. Gli interessi passivi sostenuti per l’acquisto della prima casa, infatti, prevedono una differenziata indicazione, in colonna 1 o colonna 2 del rigo E7, se riferiti a mutui stipulati ante o post 31 dicembre 2021, per determinare il corretto ammontare del trattamento integrativo che si qualifica tenendo conto solo di quelli per mutui contratti fino al 2021 compreso. Chi sbaglia l’indicazione in colonna induce una errata quantificazione dell’ammontare del bonus e avrà la praticamente certa rettifica della dichiarazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’importo massimo del trattamento integrativo è di 1.200 euro, spettante ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo fino a 15 mila euro, qualora l’imposta lorda superi le detrazioni per lavoro dipendente, al netto di 75 euro proporzionati al periodo di lavoro. La determinazione del trattamento integrativo si complica per i redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro.