Smaltiti i giudizi datati, ma le pendenze sono in salita
Nonostante le difficoltà nel ridurre i tempi dei processi civili (disposition time), la giustizia italiana ha fatto notevoli progressi nello smaltimento dell’arretrato civile, raggiungendo già il primo obiettivo intermedio del Pnrr. A fine 2023, infatti, il 95% dei procedimenti più datati è stato quasi totalmente eliminato: 99,4% nelle Corti d’appello e 93,2% nei tribunali. Anche l’obiettivo finale del 2026 appare raggiungibile, visto l’attuale ritmo di riduzione. Tuttavia, considerando l’intero sistema giudiziario e non solo le aree coperte dal Pnrr, nel 2024 si è registrato un aumento delle cause civili pendenti, interrompendo una tendenza al calo che durava da 12 anni. Il numero totale ha superato i 2,7 milioni, con una crescita del 2,4% rispetto al 2023. L’aumento è concentrato soprattutto presso i giudici di pace, colpiti da carenze di personale. Qui si è verificato un boom di procedimenti monitori. Questo segnala una situazione di affanno generale, oltre i limiti del Pnrr.