Pnrr a rischio, in campo 500 magistrati da remoto
Per rispettare gli obiettivi fissati dal Pnrr il ministero della Giustizia lavora ad un piano straordinario che prevede il coinvolgimento, da remoto, di 500 magistrati con l’obiettivo di aggredire in modo più convincente e attivo l’arretrato e ridurre in questo modo le cause pendenti. I 500 giudici civili saranno impiegati presso gli uffici giudiziari di primo e secondo grado scelti dal Csm tra quelli proposti dal ministero. Il magistrato da remoto terrà le udienze solo con audiovisiva; potrà poi disporre la sostituzione dell’udienza con il deposito di note scritte. Se tutte le parti congiuntamente si opporranno alla sostituzione dell’udienza con la modalità cartolare allora scatterà la modalità streaming. Per incentivare l’adesione delle toghe viene previsto un punteggio di anzianità aggiuntivo e un’indennità mensile di disponibilità il cui importo crescerà quando il numero di definizioni da remoto sarà superiore a 50.