Niente integrativa per lo spalma superbonus
Con la risposta a interpello n. 130/2025 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che non basta una dichiarazione integrativa per recuperare lo spalmadetrazioni collegato alle spese 2022 di superbonus. E l’Agenzia avverte: un’eventuale dimenticanza potrebbe non essere sanabile nel futuro. Il caso esaminato dalle Entrate riguarda una ristrutturazione, agevolata con il 110%, effettuata nel 2022. Il contribuente ha ceduto il credito maturato in quell’occasione a una banca che, però, non l’ha materialmente accettato. Ora si trova a dover gestire la situazione, provando a recuperare almeno parte della cifra. Secondo l’interpello, finché persiste questa situazione, ‘l’originario titolare del beneficio fiscale non può fruirne in alcun modo’. Il credito si trova in una sorta di limbo che lo sottrae alla disponibilità del contribuente. Solo all’esito dell’eventuale rifiuto da parte del cessionario, ‘i crediti torneranno nella disponibilità del cedente e saranno fruibili come detrazione nella propria dichiarazione dei redditi’. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Bonus edilizi, rate in attesa’ – pag. 31)